30/10/2002 – Pubblicata la prima classifica mondiale della libertà di stampa
L'Italia (40ma su 139) ultima in Europa
RSF – Reporters sans frontières – ha pubblicato mercoledì scorso la prima classifica mondiale della libertà di stampa, ottenuta dalle risposte a cinquanta domande rivolte a giornalisti, ricercatori e giuristi circa le pressioni subite dai reporter, la sanzione dei reati di stampa o la regolamentazione dei media. La classifica comprende i 139 paesi per i quali si sono ottenute informazioni attendibili.
Al primo posto Finlandia, Islanda, Norvegia e Paesi Bassi. La Svizzera, come il Costa Rica, figura al 15mo posto, seguita dagli Stati Uniti, per i quali la RSF ha riscontrato molti giornalisti denunciati o incarcerati, spesso per non aver voluto rivelare le loro fonti d'informazione.
L'Italia, al 40 posto, è la pecora nera d'Europa: Silvio Berlusconi è accusato di moltiplicare le pressioni sulla tv pubblica, oltre a detenere il controllo del maggiore gruppo televisivo privato. Israele, 92ma, riporta in maniera strumentale gli avvenimenti della Cisgiordania e di Gaza; la Turchia (99ma) censura regolarmente alcuni media. Cina e Corea del Nord chiudono la classifica.