E la festa continua!, di Robert Guédiguian
Straordinario poema urbano su una famiglia armena di Marsiglia. Echi di Prevert, delicatezza a fior di pelle e una tragedia sociale che carsicamente tocca tutti. Una meraviglia.
“Improvvisamente, un terribile fracasso”. Comincia con questa didascalia E la festa continua!, anticamera di una tragedia che dà il via al film più personale di Robert Guédiguian e forse più bello. Il 5 Novembre 2018 due palazzi al 63 e al 65 di rue d’Aubagne a Marsiglia, nel cosmopolita quartiere di Noailles quasi attaccato al famosissimo e cinematografico Porto Vecchio, crollano su loro stessi. Difetti di progettazione, allerte ignorate e la turistificazione selvaggia del posto hanno ucciso, quella terribile notte, otto persone. Le immagini di repertorio che scorrono sullo schermo sembrano preludere ad un lungometraggio d’inchiesta o ad un cinema sociale che racconti il vissuto della comunità francese. Ed invece la mdp si sposta dentro una chiesa occupata mostrando Alice, attrice ed attivista, alle prese con le prove del coro. Lo scarto di Guédiguian è aspro: il racconto corale sceglie infatti di mettere a fuoco la famiglia del promesso sposo della ragazza, Sarkis, e della sua famiglia armena, alle prese invece con una quotidianità borghese quasi per nulla intaccata dalla catastrofe mostrata nei primi minuti. È il primo di una serie di bellissimi falsi indizi con cui una sceneggiatura, scritta in punta di penna ed intinta in un calamaio di ottimismo e bonomia straordinari, depista continuamente lo spettatore. Sullo schermo scorrono scene stracolme di vita e di poesia perché i tanti personaggi del film hanno un’energia, un attaccamento l’uno all’altro ma anche al nuovo (il tenero amore tra i futuri suoceri sbocciato così spontaneamente e con ardore adolescenziale) spiegabile solo con la malia di una città fondata non dai focesi, come vorrebbe il busto di Omero svettante sulla piazza, ma dagli armeni.
Titolo originale: Et la fête continue!
Regia: Robert Guédiguian
Interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Grégoire Leprince-Ringuet, Alice Da Luz Gomes
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 106′
Origine: Francia, Italia 2023
Non condivido il giudizio entusiastico, l’ho trovato drammaturgicamente sfilacciato e troppo superficiale sul versante politico, con personaggi che improvvisamente prendono decisioni senza un perché. Così si perde l’empatia e l’identificazione emotiva. Bello e intenso solo il personaggio di Henri. Non certo il miglior Guediguian, La casa sul mare è di un altro livello