Addio a Jorge Semprun

Si è spento all'età di 87 anni l'autore della sceneggiatura de La guerre est finie di Alain Resnais

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jorge semprunSi è spento lo scorso 7 giugno a Parigi, dove abitava, lo scrittore, sceneggiatore ed ex ministro Jorge Semprun.
Nato a Madrid il 10 dicembre 1923, Semprun, dopo l'ascesa al potere da parte di Francisco Franco, emigrò con la famiglia dapprima in Olanda e in seguito in Francia.
Partigiano durante la Seconda Guerra Mondiale, deportato come prigioniero politico a Buchenwald, l'autore spagnolo, dopo il ritorno dal campo di concentramento, entrò giovanissimo nel Partito Comunista Spagnolo (PCE) in esilio, diventandone in poco tempo uno degli uomini di spicco (tale esperienza è narrata in Autobiografia di Federico Sanchez).
Espulso dal PCE nel 1964 a seguito di attriti con il segretario generale Santiago Carrillo, Semprun si dedica alla scrittura pubblicando nel 1963 Il grande viaggio, straordinario racconto dei tre giorni che lo portarono dalla Francia a Buchenwald.
Fin dal primo romanzo si nota l'utilizzo particolare del narratore e dei tempi verbali, arrivando ad un oscillamento degli eventi tra passato e presente fatto di anticipazioni e di dialoghi nel futuro che colpirono il regista Alain Resnais, interessato allora ai meccanismi della memoria.
E' l'inizio per Semprun della carriera da sceneggiatore che lo vede dal 1966 con La guerra è finita al 1978 con Le strade del Sud di Joseph Losey autore di ben 9 film  – di cui uno, Les deux mémoires del 1973, anche come regista – e vincitore di numerosi premi.
Straordinaria a questo proposito la trilogia curata con il regista greco Costa-Gavras: Z – L'orgia del potere (1969) – vincitore dell'Oscar come miglior film straniero e candidato anche per la migliore sceneggiatura -; La confessione (1970) e L'affare della sezione speciale (1975).
Ritiratosi dal cinema dopo la caduta della dittatura in Spagna, Semprun decide di dedicarsi alla scrittura e al racconto della propria esperienza di deportato, esperienza che fino ad allora aveva sempre evitato di narrare per evitare il risveglio di brutti ricordi (assolutamente da leggere è La scrittura o la vita).
Testimone unico e incredibile, Semprun è stato tra i più grandi intellettuali del XX secolo.

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