Bolgia Totale per Matteo Scifoni, Domenico Diele e Giorgio Colangeli
Opera prima del regista romano Matteo Scifoni, questo piccolo noir uscirà 3 settembre in circa 20 copie
La strada è stata lunga ma alla fine siamo arrivati a destinazione. Sembra questo il pensiero che passa per la testa del regista Matteo Scifoni e dei suoi produttori Domenico Trapani Lombardo e Giorgio Beltrame alla conferenza stampa di presentazione di Bolgia totale. Piccolo noir fieramente indipendente (è costato circa 130.000.000 euro senza contributi statali), dopo essere passato per diversi festival internazionali (da Annecy a Catania, dove ha vinto il premio per il miglior film indipendente) arriva nelle sale italiane giovedì 3 settembre in 20 copie distribuito da Asap Cinema Network.
Questa lunga attesa, il regista la imputa soprattutto al sistema produttivo italiano:”Ci aspettavamo di metterci cosi tanto visti i molti rifiuti ricevuti dal progetto. Fare un film del genere è stata una mossa da kamikaze. Anche se oggi c’è una leggera attenzione verso il noir, purtroppo i miei progetti non vogliono produrli, dicono che siano eccessivi, che non vedono il guadagno” Eppure la storia di Bolgia totale ha affascinato da subito i suoi interpreti. “Un film puro di genere mi mancava – ha detto Giorgio Colangeli – è per me che non sono abituato a essere il protagonista, questo anti eroe dalla vita disordinata, mosso dall’obiettivo minimo della sopravvivenza mi ha entusiasmato“. Anche Domenico Diele è dello stesso avviso: “Sono abituato ha ruoli caratteriali forti e, come in altri progetti a cui ho partecipato, mi sento a mio agio in personaggio vicini al genere.” Gianmarco Tognazzi invece si sofferma sulla nostalgia:”Prodotti del genere mi riportano indietro nel tempo, ad un’epoca storica dove il cinema italiano realizzava film con queste storie, con questa forza. Inoltre amo partecipare a opere prime perchè i registi esordienti mi danno sempre grande fiducia“. Altra caratteristica importante del film è la sua natura citazionista.“Nel film ho voluto omaggiare le pellicole che più amo– ammette Matteo Scifoni – Ad esempio una fonte d’ispirazione è stato lo splendido Miami Blues con Fred Ward e Alec Baldwin mentre da True Romance di Tony Scott ho preso diverse idee”.