Visto sul piano delle fredde cifre, Wolverine ha vinto la sfida con il rivale Star Trek: gli incassi fatti segnare nei rispettivi esordi assegnano ottantacinque milioni di dollari al film della Fox e settantanove milioni a quello della Paramount. In questo appassionante duello c’è comunque da segnalare che i blockbuster hanno iniziato finalmente a mostrare i muscoli, e a proiettare verso l’alto i bottini delle sale cinematografiche americane. Il movie-comic ha anche superato il rivale nell’indicazione della media per sala, pure se anche in questa categoria il successo è stato ottenuto sul filo di lana. Il fatto è però un altro: se Wolverine ha capitalizzato al meglio un primo giorno di distribuzione dopo un lungo periodo di preparazione del pubblico, Star Trek ha invece collezionato consensi in crescendo. In poche parole, il gradimento del film di Gavin Hood è andato calando dopo il boom iniziale, mentre quello del film di J. J. Abrams è andato salendo, segno che la sua rilettura delle avventure dell’Enterprise ha guadagnato rapidamente i favori del pubblico. Lo scontro tra quelli che saranno due dei film più visti del 2009 continuerà nelle prossime settimane, e diventerà ancora più coinvolgente quando sulla scena piomberà anche la Sony/Columbia con Angels & Demons di Ron Howard, ma sin da ora si può dire che il dato del secondo week-end non ha sorriso a Hugh Jackman, che ha tenuto meno del previsto e ha perso quasi il settanta per cento dei suoi volumi di entrate. La sensazione è che Star Trek possa fare di meglio e sgonfiarsi meno del rivale: in ogni caso, la scommessa di Abrams è stata vinta, e il franchise che appariva ormai logoro è stato definitivamente rilanciato. Sicuramente, entrambi i film dovrebbero superare Monsters Vs. Aliens – ancora in classifica dopo due mesi – che finora è il miglior titolo del 2009 con quasi duecento milioni di dollari. Non è riuscito invece il tentativo della Summit Entertainment, che dopo i successi di Twilight e Knowing aveva cercato di inserirsi di nuovo con Next Day Air: in un momento in cui le major si concentrano con i loro pezzi grossi, l’outsider di turno è rimasto tale, ignorato dal pubblico con poco più di quattro milioni.

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