Box Office USA 1/2/2010

il pianeta pandora in avatar di james cameron
Ora che ha distrutto il muro dei due miliardi di dollari in tutto il mondo, ad Avatar manca solo un record: negli Stati Uniti, deve ancora varcare la soglia dei secento milioni e superare Titanic. E' questione di giorni, dopo che il film di James Cameron ha tenuto il primo posto per il settimo week-end consecutivo. A batterlo ci ha provato Mel Gibson: per Edge of Darkness – diretto da Martin Campbell – non c'è stato niente da fare.

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il pianeta pandora in avatar di james cameronAvatar ha dominato il week-end americano per la settima volta consecutiva. Da quasi due mesi ci si trova costretti a sottolineare come la corsa del kolossal di James Cameron sia ormai inarrestabile, capace di tagliare fuori ogni possibile concorrente. Tanto che a questo punto si potrebbe sostenere che essere distribuiti in questo periodo della stagione equivalga ad una frustrante condanna all’anonimato. Anche l’ultimo record che ancora gli sfugge è sul punto di cadere: Avatar sta per varcare i seicento milioni di dollari, la mostruosa cifra che gli permetterebbe di superare Titanic come miglior incasso della storia del cinema americano (nella classifica aggiornata all’inflazione, la sua scalata è invece arrivata al ventesimo posto). Sulla scena internazionale la guerra sul pianeta Pandora ha frantumato anche la soglia dei due miliardi, e ha già surclassato il naufragio del celebre transatlantico; su quella americana, la tragica storia d’amore tra Leonardo Di Caprio e Kate Winslet continua a vendere cara la pelle, dopo aver resistito per ben sette settimane all’urto del 3D. Tuttavia, anche il suo primato ha le ore contate. In questa occasione, hanno ceduto all’insostenibile passo di Avatar sia l'ambizioso Edge of Darkness che When In Rome. Il nuovo action diretto da Martin Campbell si offriva come un ottimo test per valutare quanto l’assenza di Mel Gibson avrebbe pesato sul suo appeal con il pubblico: dopo aver dominato l’inizio del decennio con titoli come The Patriot, What Women Want e Signs, l’attore australiano si era infatti dedicato alla regia, e il suo volto mancava dagli schermi sin dal 2003. La lontananza si è fatta inevitabilmente sentire: Edge of Darkness non ha nemmeno raggiunto i venti milioni, e il suo secondo posto conta poco, in un mercato rassegnato ad essere cannibalizzato da James Cameron. E’ andata peggio a When in Rome con Kristen Bell, l’eroina del serial Veronica Mars che si era fatta notare in Forgetting Sarah Marshall. Questa volta si è affidata alle mani sbagliate: dopo il fallimento di Daredevil e di Ghost Rider, il regista Mark Steven Johnson ha confermato il suo scarso fiuto per i gusti della platea, che ha snobbato la sua commedia romantica allo stesso modo in cui aveva ignorato i suoi scialbi superhero-movies. Davanti ad Avatar, non sono serviti nemmeno i muscoli di Dwayne Johnson, l’uomo che una volta si faceva chiamare The Rock: l’ex-wrestler ha tentato di ripetersi come eroe per le famiglie, ma The Tooth Fairy – che ha segnato il suo passaggio alla Fox – non gli ha dato le stesse soddisfazioni di The Game Plan e Race to Witch Mountain: si spera in un suo pronto ritorno alla Disney.

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