CANNES 67. "La bellezza? L'ho usata solo per proteggermi". Incontro con Monica Bellucci

monica bellucci in le meraviglie

Intervista con l'attrice, tra i personaggi di Le meraviglie di Alice Rohrwacher presentato in concorso. Una via di mezzo tra Cleopatra e Soraya. Una regina contemporanea, una dea dell’amore. Oggi, Monica Bellucci e’ forse l’unica vera star internazionale che abbia l’Italia. In questa intervista parla di se' e dei suoi progetti futuri

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monica bellucci in le meraviglie“Come mi sento? Come quando avevo trent’anni. Anzi, in realta’ mi sento piu’ serena. Si’, piu’ serena”. Monica Bellucci e’ a Cannes, in uno degli hotel che si affacciano sulla Croisette e sul folle viavai di appassionati di cinema, curiosi, professionisti del business cinematografico, buyers, critici cinematografici e anche anziani, di quelli che hanno deciso di scolorire dolcemente al tepore della Costa azzurra.

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Lei, Monica, un mito assoluto in Francia come in Italia, e’ venuta a presentare il film di Alice Rohrwacher Le meraviglie, presentato ieri in concorso, e nel quale appare, verso il finale, irruzione memorabile nel film. In un hotel di Cannes, Monica parla di se’, dei nuovi film che interpretera’, dell’amore, del passato e del futuro.


“La bellezza? L’ho usata per proteggermi”, dice Monica. “Come uno scudo, per le mille paure che avevo. Una giornalista scrisse su di me: ‘sembra che la macchina da presa, con Monica, si vendichi della sua bellezza’. Era come un braccio di ferro, tra la bellezza e l’arte. Mi difendeva, ma allo stesso tempo mi sentivo insicura, come attrice. Solo adesso comincio un po’ a intravedere la mia strada”.

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La dea della bellezza, del fascino perfetto, distante. Una via di mezzo tra Cleopatra e Soraya. Una regina contemporanea, una dea dell’amore. Oggi, Monica Bellucci e’ forse l’unica vera star internazionale che abbia l’Italia. E lei dice “comincio a sentirmi un po’ piu’ sicura, adesso”.

 

monica bellucci sul setAdesso che si sente piu’ sicura, si confronta con Emir Kusturica, un gigante del cinema, orco scapigliato e geniale, ma anche brutale, fuori da ogni schema nel cinema e nella vita. Il film che sta girando con lui si chiama L’amour et la paix, l’amore e la pace. “E’ una storia d’amore durante la guerra”, dice Monica. La guerra e’ quella della ex Jugoslavia, che Kusturica, serbo, ha visto ben da vicino. Il regista, due volte vincitore della Palma d’oro a Cannes, e’ nche protagonista della pellicola al fianco di Monica.

 


“Emir e’ energia allo stato puro, fa persino paura quando si scatena, capisci che quella sua energia deve sgorgare fuori. E’ un grande poeta del cinema, e’ una presenza molto forte di fronte a te: recitare con lui e’ un privilegio, e ovviamente anche un impegno. Devi dar fondo alle tue forze, alla tua intensita’…”, dice. L’amour et la paix non e’ l’unico progetto internazionale che la vede impegnata.


“Sto per interpretare Ville-Marie, un film del cineasta canadese Guy Edoin. Interpreto il personaggio di un’attrice e di una donna ferita. Un’attrice che, durante le riprese di un film in Canada, riprende i rapporti con il figlio, che studia a Montreal. Ville Marie e’ il nome dell’ospedale che e’ il crocevia delle storie e dei destini dei personaggi”. 


Ma c’e’ stato mai un momento in cui l’amore per il cinema, l’entusiasmo per questo lavoro le sono venuti meno, in trent’anni di film? “No, mai. O forse si’. Quando sono nate le mie due figlie. Mi hanno sconvolto tutto, ogni priorita’, ogni scala di valori. Le mie due figlie sono una passione che polverizza ogni altra. Se volessero fare del cinema, un giorno? Perche’ no? Non glielo impedirei. E’ un bellissimo lavoro: se ci credi, vai e impegnati, direi loro. Conta solo la passione”.

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