DVD – "Giovani e Belli", di Dino Risi

giovani e belli, di dino risiGiovani e belli, ultimo film di Dino Risi, è un trionfo di qualunquismo etico ed estetico, ancora legato al modello superato della commedia all'italiana e agli stereotipi più vieti su ricchi, poveri, immigrati, omosessuali e politici. Nemmeno i cameo di Ciccio Ingrassia e Carlo Croccolo riescono a risollevare le sorti della pellicola. Da Ripley's Home Video
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giovani e belli, di dino risiTitolo originale:
Giovani e belli
Anno: 1996
Durata: 93’
Distribuzione: Ripley's Home Video
Genere: Sentimentale
Cast: Anna Falchi, Luca Venantini, Edoardo Scata, Ciccio Ingrassia, Carlo Croccolo, Carla Cassola
Regia: Dino Risi
Formato DVD/Video: 1,66:1
Audio: Italiano – Dolby Digital 1.0 (mono)
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Intervista a Dino Risi
 

IL FILM

Giovani e belli, poveri ma belli, un'implicatura convenzionale significativa: dei giovani si può predicare la bellezza, mentre i poveri – si sa – sono brutti di natura, quindi occorre una congiunzione avversativa. In realtà, già a vedere con nuovi occhi Il sorpasso ci si accorge che la sua ultima, impietosa inquadratura è un atto di accusa contro Bruno Cortona/Vittorio Gassman e dunque gli italiani, il cui stile di vita viene prima bonariamente incensato (pigri, spacconi, trafficoni, cialtroni ecc., eppure sempre affabili e generosi) e poi condannato (la morte di Jean-Louis Trintignant, giovane studente universitario, è causata proprio dalla guida spericolata dello sfaticato Cortona sulla sua leggendaria Lancia Aurelia B24). Il cinema è una questione di rispetto del personaggio, dell'attore e del corpo, e di conseguenza dello spettatore, non (più) di castigare ridendo mores (autori come Troisi, Verdone, Veronesi/De Laurentiis e Brizzi/Bruno/Martani si sono mossi in tale direzione, superando la commedia all'italiana): bisogna scavare in azioni, passioni, valori e uomini per scoprire la vita che essi implicano. Che però non sembra interessare al regista: “la vita in fondo non è questa grande trovata”.
Questo Giovani e belli (ultimo film di Risi), spiace dirlo, è un trionfo di qualunquismo etico (un catalogo degli stereotipi più vieti su ricchi, poveri, immigrati e omosessuali, culminante nella solita “abbuffata” all'italiana; con pretestuosi agganci fuori tempo massimo all'attualità dell'epoca, “Mani pulite”, già in parte profetizzata in In nome del popolo italiano con Tognazzi e Gassman) ed
dino risi - giovani e belli estetico (sullo stesso tema, si provi a confrontare Giovani e belli, ma anche lo stesso Poveri ma belli, con Jules et Jim…), di cui nemmeno i cameo di Ciccio Ingrassia (nella parte del Re degli Zingari) o Carlo Croccolo (un impresario gay che sembra uscito dritto dritto dal ben più artigianale e scusabile Delitto al Blue Gay di Bruno Corbucci) riescono a risollevare le sorti.
Curioso che il motto della bella zingara Zorilla, “ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo”, sia stato poi ripreso dal coreano Park Chan-wook nel suo Old boy.

IL DVD

Buono, come al solito, il dvd curato dalla Ripley's Home Video: nulla da eccepire per quanto riguarda il comparto audio e video, il primo in formato Dolby Digital 1.0, il secondo in 16:9 widescreen. Unico extra, per quanto interessante, un'intervista del 1995 di Sergio Grmek Germani a Dino Risi, in cui il regista milanese si dilunga sul suo rapporto col cinema (“il cinema non fa male, lo sanno tutti”), il documentario (suoi i cortometraggi Barboni, Strade di Napoli e Cortili), gli attori (soprattutto Gassman e Sordi) e la televisione (con affermazioni come “il cinema è entrato in crisi quando nelle case degli italiani è arrivato un 'mostro nero' che si chiama televisione” oppure “la televisione vive di cinema, il cinema muore di televisione”).
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