Window Water Baby Moving Parte I

Parte II

«Un film sulla nascita. Sapevamo entrambi che io sarei stato più presente se occupato a creare un film mentre lei partoriva. Quando la donna entra nel secondo stadio e sta spingendo fuori il bambino, molte cominciano a maledire i loro mariti, di cui altrimenti dicono cose molto belle; per lo meno non sopportano dei movimenti maldestri intorno a loro, e gli uomini in quel momento diventano molto inutili. Invece, Jane disse “Ti amo” (che mi diede molta gioia) seguito subito da “Per piacere non lasciarmi sola” e poi da “Stai filmando?”. Voleva che fossi presente ma che non le dessi fastidio o che la trattenessi. (…) Davvero non avrei potuto guardare quella nascita se non avessi lavorato. Sarei svenuto, sono sicuro, ma siccome lavoravo ed ero tutto teso ai miei scopi, Jane ed io potevamo essere uniti nel modo più chiaro». (Stan Brakhage, Metafore della visione, Feltrinelli 1970)