Flora and Son, di John Carney
C’è tanta (presunta) verità ma si sente puzza di bruciato e non si crede alla magia musicale-sentimentale anche per la scarsa intesa tra Eve Hewson e Joseph Gordon-Levitt. Su Apple TV+
Si potrebbe partire dal video di Joni Mitchell che canta Both Sides Now. Flora resta incantata e poi si commuove mentre lo guarda. È questo uno dei momenti più emozionanti di Flora and Son in cui il film può ripartire, riprendere a correre dopo aver preso più volte fiato. Anche in questo suo nuovo lavoro, il cineasta irlandese riprende uno schema più volte collaudato nel suo cinema. Ancora un uomo e una donna (oltre Lelouch), le strade di Dublino, la musica. E ancora magici incontri. Dopo quello tra il cantautore e la ragazza ceca appassionata di pianoforte in Once, l’adolescente che mette su un gruppo musicale per conquistare una ragazza in Sing Street, stavolta ci sono una mamma single che deve occuparsi dello scapestrato figlio diciassettenne e un musicista fallito che vive a Los Angeles. Lei è Flora, interpretata da Eve Hewson, la figlia secondogenita del frontman degli U2 Bono, lui invece è Joseph Gordon-Levitt che cerca di ritornare, decisamente con minor successo, sulle tracce di (500) giorni insieme. Si conoscono in video. Lei vuole prendere delle lezioni di chitarra da lui a pagamento. La musica è solo un punto di partenza. Emergono poi le vite incasinate, i desideri, le illusioni, forse la voglia di ricominciare.
C’è ancora tutta la passione musicale-sentimentale in questa rom-com di John Carney. Ma in Flora and Son qualcosa nel suo schema si è inceppato. Il suo cinema aveva sempre mantenuto un livello buono, a tratti ottimo (nella devazione newyorkese tra Keira Knightley e Mark Ruffalo in Tutto può cambiare, il suo film migliore), ma qui smarrisce la strada perché dentro ci sono troppe storie che faticano a prendere una forma compiuta. Il personaggio potenzialmente più interessante è il figlio di Flora Max (bravo Orén Kinlan) con cui il film si poteva avventurare dalle parti di About a Boy in chiave black ma poi il film sorvola frettolosamente la parte carcerarie e in più appare consolatorio nel video del ragazzo con la madre. C’è tanta (presunta) verità in Flora and Son ma invece si sente puzza di bruciato, anche dal semplice piano di Flora con la testa appoggiata sul finestrino del bus. Così come appaiono forzati gli incontri dal vivo con i due protagonisti. Sono visioni, desideri, sogni. Sulla carta anche bellissimi, ma non ci si crede. Anzi, sbagliato, non si riesce a volerci credere. Forse la colpa è anche della scarsa intesa tra i due protagonisti. Eve Hewson spesso col volto imbronciato che quando si commuove sembra fare uno sforzo enorme, Joseph Gordon-Levitt si impigrisce in quella stanza a Los Angeles da cui non vuole più uscire. C’è solo Joni Mitchell. Da quel suo video tutto poteva cambiare. E invece non è successo.
Titolo originale: id.
Regia: John Carney
Interpreti: Eve Hewson, Joseph Gordon-Levitt, Orén Kinlan, Jack Reynor, Amy Huberman, Keith McErlean, Marcella Plunkett, Paul Reid
Distribuzione: Apple TV+
Durata: 97′
Origine: USA, Irlanda 2023