"Il cane e il suo generale", di Francis Nielsen

Un film che mantiene nell'animazione delle figure la loro componente "chagalliana", originariamente voluta da Sergej Barkhin, curatore delle illustrazioni del libro di Guerra, disdegnando gli stilemi del movimento disneyano per utilizzare invece quelli della "carta ritagliata" ad opera di Andrej Khrjnovski

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Qualche settimana dopo Appuntamento a Belleville, il gustoso film d'animazione tutto al francese, approda nelle nostre sale Il cane e il suo generale, prodotto da un consorzio europeo tra cui figura anche Raicinema, che lo ha presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia.

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Questo film ha, nella storia scritta da Tonino Guerra, non soltanto il modus attraverso cui sviluppare l'intreccio narrativo, ma anche la lieve tonalità di una fiaba sospesa tra sogno e ricordo, memoria e invenzione di un generale dell'esercito zarista nella Russia del 1836, e dello strano sogno a cui un cane prestò l'orecchio ed il braccio per realizzarne l'assunto.


Il generale, assistente di Kutuzow all'epoca della battaglia contro l'esercito napoleonico, è assediato dal rimorso per aver utilizzato i piccioni per incendiare le case di Mosca e obbligare le schiere dell'imperatore di Francia ad abbandonare il suo progetto. Ora, molto vecchio, sente di dover riparare, ed in sogno la moglie defunta gli rivela come: ordinare a tutti i cani di San Pietroburgo di mettersi sul fiume ghiacciato in imminente discioglimento, e reclamare la liberazione di tutti gli uccelli anche a costo della loro vita. A questo compito è chiamato a fare da organizzatore un cagnolino prima rifiutato e poi accolto dal generale, convogliando in breve tempo l'intera colonia canina della città per realizzare l'ultimo desiderio dell'amato padrone.


Un film che mantiene nell'animazione delle figure la loro componente "chagalliana", originariamente voluta da Sergej Barkhin, curatore delle illustrazioni del libro di Guerra, disdegnando gli stilemi del movimento disneyano per utilizzare invece quelli della "carta ritagliata" ad opera di Andrej Khrjnovski. Tenue e commuovente è insomma il modo in cui si riesce ad aderire alla poetica di Guerra, al suo tentativo di tratteggiare dolcemente i contorni di un apologo sul rapporto tra un vecchio uomo, abituato al comando, ed il suo fido, tanto amichevole da riuscire persino a comprenderne la volontà.


 


Titolo originale: Le chien, le general et les oiseaux
Regia: Francis Nielsen
Sceneggiatura: Tonino Guerra
Montaggio: Alice Boitard
Musiche: Andrea Guerra
Scenografia: Patrick Clerc
Direttore animazione: Bruno Wouters
Consulente artistico: Andrej Khrjanovski
Disegni: Sergej Barkhin
Voce narrante: Philippe Noiret
Produzione: Danielle Rosencratz con Stéphane Tchal Gadjeff e Raphael Berdugo per Solaris, Gam Film, Roissy Film, Prima Films, Tveva e Rai cinema
Distribuzione: Mikado
Durata: 72'
Origine: Francia, 2003

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