Il traduttore, di Massimo Natale
Sembra composto di frammenti di racconto, più che da una narrazione piena ed omogenea e per questo resta un’opera incompiuta
L’incontro tra il traduttore Andrei Bina e la gallerista Anna Ritter nasce da un reciproco desiderio di evoluzione, dall’urgenza di passare ad un capitolo successivo della propria vita, più brillante e meno cupo dei precedenti. Anna è una donna di successo, perfettamente intonata al mondo sfavillante in cui è immersa, mentre Andrei è un giovane rumeno di belle speranze, che si divide tra il dottorato all’università e una miriade di lavoretti occasionali che con fatica gli permettono di sbarcare il lunario. Il suo sogno è lasciarsi alle spalle una vita di rinunce e prendere il posto che gli spetta nella società, così quando per un lavoro di traduzione incontra Anna, una vedova affascinante e profondamente sola, crede di trovare in lei la chiave per aprire le porte di un mondo che fino ad allora gli era stato precluso.
In questo universo assetato d’amore si intrecciano le storie di Anna e Andrei e di tutti i personaggi che gravitano attorno alle loro vite, con i loro rancori, i sentimenti strozzati, le angosce ed i tradimenti non rivelati, tutte a comporre un affresco umano variegato a tinte fredde, in cui l’infelicità è il denominatore comune. Ma in questo tentativo di raccontare una miriade di situazioni estremamente eterogenee nella realtà compressa del tempo di un film il regista Massimo Natale perde i pezzi delle sue storie, le sfiora senza mai toccarle davvero, lasciando in sospeso le motivazioni profonde dei personaggi e il risvolto psicologico degli eventi che li travolgono. Il traduttore sembra composto di frammenti di racconto, più che da una narrazione piena ed omogenea e per questo resta un’opera incompiuta, in bilico come i suoi personaggi tra ciò che sono e ciò che vorrebbero essere, tra le potenzialità che sanno di avere e l’impossibilità di mostrare al mondo chi sono davvero, persi come sono tra le prove che la vita li costringe continuamente ad affrontare.
Regia: Massimo Natale
Interpreti: Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Piotr Rogucki, Anna Safroncik, Marcello Mazzarella, Eva Grimaldi
Distribuzione: Europictures
Durata: 90′
Origine: Polonia/Italia 2016