In un mondo migliore

di Susanne Bier

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Heavnen

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

Interpreti: Mikael Persbrandt, Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen, William Johnk Nielsen, Marcus Rygaard
Origine: Danimaarca, 2010
Distribuzione: Teodora Film
Durata: 100'

 

Elias (Marcus Rygaard) è un adolescente indifeso, vittima di un gruppetto di bulli della scuola che quotidianamente frequenta. Suo padre, Anton (Mikael Persbrandt) è un medico missionario che opera in Africa ed è spesso lontano da suo figlio; per di più è in crisi matrimoniale con la moglie Marianne (Trine Dyrholm), anche lei medico, incapace di perdonare il marito in seguito ad un tradimento. Elias conosce Christian (William Johnk Nielsen), un ragazzo della sua età che si è da poco trasferito in Danimarca con il padre (Ulrich Thomsen) in seguito alla morte della madre. Christian è intollerante nei confronti di ogni forma di prevaricazione e così decide di prendere le difese di Elias e porta l’amico a familiarizzare con la violenza e a discostarsi dall’etica del perdono costantemente predicata e attuata dal padre. I due giovani si ritroveranno a dover pagare il prezzo delle loro scelte e scopriranno di dover rivalutare le loro posizioni.

La regista Susanne Bier (Once in a lifetime, Open Hearts, Non desiderare la donna d’altri, Dopo il matrimonio, Noi due sconosciuti), considerata uno dei maggiori esponenti della cinematografia danese , torna a girare un film nel suo paese dopo la parentesi hollywoodiana di Noi due sconosciuti. In un mondo miglliore è stato accolto più che positivamente al Festival di Toronto e ha ricevuto il Gran Premio della Giuria al Festival di Roma 2010. Il film della Bier è tra l’altro candidato ufficiale della Danimarca al premio Oscar.

Qualche mese fa, la regista è stata accusata dal Governo sudanese di aver realizzato un film anti-islamico, in riferimento alle scene ambientate in Kenya che, a parere delle autorità dello stato africano, rappresentano una situazione inesistente e del tutto inventata. La regista ha ritenuto del tutto fuori luogo queste accuse e ha preso le distanze da qualsiasi lettura del suo film che abbia a che fare con la religione.

 

(E.U.)

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array