INTERVISTE – "Sono strettamente convinto che l'azione sia legata all'umanità dei personaggi a cui si dà vita." Incontro con J.J. Abrams e Tom Cruise

"Mission: Impossibile III" è un film pieno di suspence e azioni travolgenti, che abbina elementi comici a elementi drammatici. Ce ne parla il regista insieme al protagonista Tom Cruise.

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J. J. Abrams torna a dirigere Tom Cruise, che a sua volta veste anche il ruolo di produttore del film più atteso dal pubblico: l'azione è sempre presente ma si parla anche d'amore e di amicizia…

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J. J. Abrams: Quando Tom mi ha chiamato per chiedermi se volevo dirigere il film, gli ho detto di sì prima ancora che mi ponesse la domanda. Sin dall'inizio è stato chiaro per tutti che ci saremmo focalizzati sulla sfera intima dei personaggi. Le vicende sono ricche d'azione più in questo film che nei primi due messi insieme ma stavolta la storia  è anche imperniata di uno stato emotivo molto forte. L'azione è sicuramente più preponderante rispetto al passato ma mi sono fatto prendere dall'entusiasmo di scavare nell'intimità soprattutto della figura di Ethan Hunt. Secondo me la vita privata è stata tenuta troppo in disparte nei primi due episodi: in questo ho voluto tirar fuori dal personaggio i suoi sentimenti per la ragazza, il rapporto con i suoi amici, la sua vita al di fuori della missione. Elaborare un film significa portare avanti una storia che piace. E la storia di ogni personaggio è fatta anche di aspetti intimi e personali.


 


Tom Cruise: La storia d'azione funziona se funziona anche il personaggio, che è fatto di sentimenti veri come l'amore e l'amicizia. Il personaggio ha anche una vita propria che ce lo può far amare, apprezzare o anche temere.


 


Perché così forte la presenza di flashback?


 


J. J. Abrams: Lo spettatore del film d'azione è sempre più smaliziato. Volevo sorprendere facendo vedere ciò che sarebbe accaduto da lì a momenti ma che invece succederà ancora più in avanti. E' una tattica, che impegna maggiormente il pubblico ed ha il risultato che proprio volevo.


 


Le scene d'azione d'azione sono state girate in prima persona: c'è stata una missione veramente impossibile?


 


Tom Cruise: Sì, anche stavolta ho girato personalmente le scene d'azione. Alcune sono state molto difficili e non avrei fatto nulla se non avessi pensato di riuscirci come uno stuntman. I personaggi sono stati tutti disegnati perfettamente e le scene d'azione create per me le ho trovate anche divertenti. C'è una scena in cui vengo sbalzato fuori da una macchina, questa ad esempio è stata pensata e creata solo il giorno prima. J. J. ha seguito il film dalla prima scena con molta attenzione verso tutti noi, abbiamo fatto tutte le scene senza farci male. La mia vera missione impossibile per me, ad esempio, è stata proprio arrivare qui a Roma per la presentazione del film: è stata Kate a convincermi, io volevo rimanere con lei e la bambina.


 

J. J. Abrams: Non abbiamo voluto abusare degli effetti speciali. Quando è possibile far recitare direttamente l'attore senza controfigura si hanno dei risultati sicuramente più veri. Sono strettamente convinto che l'azione sia legata all'umanità dei personaggi a cui si dà vita.

Come è stata vissuta l'esperienza di lavoro insieme a Vic Armstrong, il coordinatore delle sequenze d'azione?


 


J. J. Abrams: Vic Armstrong per chi lo conosce rappresenta una leggenda: ogni eroe ha qualcosa di lui. Abbiamo lavorato a stretto contatto e si è facilmente adattato alla mia visione di regista.


 


Tom Cruise: Vic ama davvero lavorare gomito a gomito con gli attori, sempre con nuove idee per tutte le scene. Sin dall'inizio ha colto il tono della storia ed ha contribuito anche più del dovuto alla vita del film.


 


Molte sequenze sono state girate a Shangai: come mai è stato scelto questo posto?


 


J. J. Abrams: Sin dall'inizio avevo previsto una sequenza ambientata in estremo oriente. Shangai la trovo una città spettacolare, fantascientifica. Ed ha reso in maniera incredibile sulle scene. Il villaggio che abbiamo scelto per le riprese è antico di millenni e mettere questi luoghi in contrasto con la Roma antica mi ha affascinato ancora di più.


 


A quali nuovi progetti si dedicherà ora la Cruise/Wagner Productions?


 


Tom Cruise: La coproduzione prosegue, stiamo analizzando e sviluppando parecchie cose.  Al momento non ho film da recitare quindi mi sto dedicando particolarmente alla produzione.

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