Je vous salue, Godard!

Alphaville Cineclub propone, dal 27 al 31 maggio, una selezione monografica dedicata al regista francese

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Alphaville Cineclub propone, dal 27 al 31 maggio compreso, nella sua sede di Via del Pigneto 283 alle ore 21.00, ‘Je vous salue Godard!, selezione monografica dedicata al regista francese protagonista della Novelle Vague, movimento cinematografico che proprio nel 2009 compie 50 anni.
Parigino doc, studente alla Sorbona, grande frequentatore di cineclub, di cui apprezza la proposta di “cinema vivo” attraverso lo studio e la rivalutazione di autori grandi e piccoli, Godard incontra il teorico A. Bazin nel 1950 ed insieme ad i suoi amici Truffaut, Rivette, Rohmer, Resnais e Chabrol collabora attivamente ai Cahiers du Cinema, prima cellula della futura Nouvelle Vague.
Cineasta di rottura, teorico del cinema, documentarista influenzato dalla contestazione sessantottina, il suo cinema non sviluppa storie compiute, propugna un montaggio visibile ed imperfetto, critica eppure apprezza il cinema medio americano, ritiene l’immagine filmica il mezzo e non il fine della comunicazione e quindi stimolo per riflessione ed idee nuove.
Amato dai giovani registi per il suo rifiuto delle regole, Godard è ancora oggi una figura centrale della cinematografia internazionale.
La monografica inizia mercoledì 27 con la proiezione dell’opera prima “Fino all’ultimo respiro” (1960), manifesto della Nouvelle Vague che contribuì alla trasformazione linguistica del cinema negli anni ’60.
E’ la storia di Michele, ladro di automobili, omicida ricercato dalla polizia, innamorato di Patrizia, interpretato da un Belmondo insolente e duro ma dal cuore tenero…
Seguirà “Questa è la mia vita ” (1962), opera adulta del primo periodo di Godard, composta di 12 quadri, originata da un’inchiesta giornalistica sulla prostituzione ed interpretata dalla giovane Anna Karina nelle vesti di una commessa insoddisfatta che diventa una professionista del marciapiede.
Giovedì 28 maggio la serata si apre con la proiezione del lungometraggio “Il disprezzo” (1963), in versione integrale, tratto dal roma nzo di Alberto Moravia, stravolto e criticato da Godard, storia della moglie francese di uno sceneggiatore italiano e del suo disprezzo nei suoi confronti perché troppo arrendevole ai compromessi.
A seguire “Agente Lemmy Caution: Mission Alphaville” (1965), in cui l’Agente del titolo ha una missione da compiere ad Alphaville, città del futuro di un’altra galassia, dove tutto è diretto e programmato da Alpha 60, innovativo computer che ha messo al bando i sentimenti.
Venerdì 29 la serata ha inizio con la proiezione del lungometraggio “Il bandito delle 11” (1965), film fintamente poliziesco, in realtà poema cinematografico e grido di rivolta, tratto dal roma nzo “Obsession” di L. White.
La serata proseguirà con “Il mondo nuovo” (1963), episodio da ROGOPAG, breve storia di un’esplosione atomica su Parigi che cambia i sentimenti dei parigini.
Sabato 30 la rassegna prosegue con “La cinese” (1967), piccola opera premonitrice dell’imminente rivoluzione studentesca del ’68 attraverso 5 ragazzi marxisti leninisti che passano dalla lettura dei testi di Mao all’azione armata. Datato per i suoi contenuti politici, colpisce ancora per il guizzo originale.
In seconda serata è possibile rivedere “Prenom Carmen” (1983), 21 sequenze per raccontare la storia di Carmen e dei suoi amanti in uno dei film più erotici di Godard.
Domenica 31 maggio la rassegna si conclude con la proiezione di “Crepa padrone, tutto va bene” (1972), curioso tentativo di film marxista sulla lotta di classe con due star internazionali, Jane Fonda ed Yves Montand, ed una storia d’amore.
Infine seguirà “Je vous salue, Marie” (1984), storia dell’annunciazione alla Vergine Maria della futura nascita di un figlio. Joseph, il fidanzato, smania e si dispera, ma grazie all’amore accetta il figlio non suo in un epilogo degno del miglior Bunûel. Film mistico, umoristico e visivamente splendido, provocò violenti e sdegnati attacchi di cattolici francesi ed italiani.
 
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