La mia Battaglia. Conversazioni con Letizia Battaglia, di Franco Maresco

Il libro raccoglie le conversazioni inedite con la grande fotografa siciliana scomparsa nel 2022 e immortalata da Maresco ne La mafia non è più quella di una volta. Il Saggiatore

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Franco Maresco è il regista più anticonformista del panorama cinematografico italiano. Letizia Battaglia è considerata la fotografa più emblematica delle guerre mafiose. Oltre ad aver origini comuni nella città di Palermo, entrambi mostrano la passione per la narrazione di un’umanità vinta, offesa e innocente, e il dono della predilezione per ciò che è destinato a scomparire e perdersi, invece di ciò che si prevede possa avvenire. La prima volta che Franco Maresco incontra Letizia Battaglia, era ancora un ragazzo. La sera prima, il suo vicino di casa aveva ucciso sua moglie e tra la folla di medici, poliziotti e giornalisti, Letizia era l’unica ad apparire come un’anomalia, con la sua macchina fotografica in mano, la sigaretta tra le labbra, il caschetto biondo, la gonna colorata e gli zoccoli ai piedi. Il loro primo incontro “ufficiale” avviene però qualche anno dopo, in occasione di un evento organizzato da Goffredo Fofi. Da quel momento in poi, le loro vite si sono incrociate in molte occasioni.

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Franco Maresco ha diretto La mia Battaglia, un documentario del 2017, che ha fatto parte della mostra al MAXXI di Roma, dedicata alla celebre fotografa siciliana. Il documentario ha una durata di poco più di trenta minuti ed è incentrato sui segreti dell’artista che ha dedicato gran parte della sua carriera professionale a immortalare alcune delle pagine di cronaca nera di Palermo. Ancora una volta, il regista trascina la fotografa nel suo lavoro, con La mafia non è più quella di una volta del 2019, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia76. In questo documentario, Ciccio Mira rappresenta l’ottusa e spietata anima della città di Palermo, che fa da contrasto alla presenza di Letizia Battaglia, considerata, anche dal New York Times, una delle più grandi fotografe del mondo. Il New York Times ha dichiarato che Letizia Battaglia è una delle undici donne che hanno segnato il nostro tempo.

Franco Maresco ha recentemente pubblicato il libro La mia Battaglia, edito da Il Saggiatore, contenente numerose conversazioni inedite con Letizia Battaglia, richieste da quest’ultima durante la preparazione della sua grande personale a Roma nel 2016. La fotografa non voleva che fossero presenti le solite presentazioni e ha chiesto a Maresco di girare un breve documentario. Il regista ha raccolto ore e ore di conversazione in due giorni di riprese, ma solo una piccola parte è stata utilizzata nel video. Nel libro troviamo tutto il resto. Si parla di vari argomenti, come la malattia mentale, con l’esperienza all’ospedale psichiatrico di Palermo dove la fotografa ha documentato la follia da punti di vista diversi, si parla di mafia e antimafia, del giornale, di omicidi eccellenti, degli anni sessanta e settanta, di Falcone, Borsellino, di padre Puglisi, di teatro e cinema, della passione per le comiche di Stanlio e Ollio e Charlot, de Il mago di Oz e di Biancaneve e i sette nani, di Quattro passi tra le nuvole di Blasetti, degli attori francesi, di Gerard Philip e di quanto la sua recitazione fosse modernissima rispetto ai suoi tempi, della sua esperienza al parlamento siciliano e infine dell’amore e disamore per Palermo, una città che Letizia battaglia ritiene sempre più europea e stimolante per il lavoro di fotografa, ma invidiosa e incapace di onorare i suoi talenti e i suoi geni.

Questo libro é un atto dovuto, un modo per Maresco di ringraziare Letizia Battaglia per il suo grande affetto verso di lui e verso la comunità siciliana e per il suo coraggio nel prendere posizione su alcune battaglie pubbliche. “Recuperando il mosaico di queste conversazioni” spiega il regista “ho voluto fare un ritratto di Letizia quanto più possibile rispondente alla sua personalità. Il ritratto felice di donna prima che di fotografa”.

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