La programmazione di Fuori Orario dal 21 al 27 marzo

Ai viaggi iniziati con Sergio Citti e Cinico Tv, si aggiungono questa settimana Buñuel, Comencini e nuovi cineasti con Nato a Casal di Principe, A Ciambra e Il cratere

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Domenica 21 marzo dalle 2.40 alle 6.00

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

STORIE SCELLERATE

PASSO DOPO PASSO NEL NERO PIU’ NERO (5)

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

IL MINESTRONE

(Italia, 1981, col., dur., 59′, versione televisiva in tre episodi)

Regia: Sergio Citti

Sceneggiatura: Sergio Citti, Vincenzo Cerami

Musiche: Nicola Piovani

Scenografia: Dante Ferretti

Con: Roberto Benigni, Ninetto Davoli, Franco Citti, Fabio Traversa, Giorgio Gaber, Olimpia Carlisi, Daria Nicolodi

All’inizio ci sono due “morti di fame” che rovistano nell’immondizia per procurarsi qualcosa da mangiare. Poi, attraverso molteplici traversie, il gruppo si infoltisce, i tentativi di cibarsi pure, ma gli esiti sono sempre all’insegna dell’insuccesso e della frustrazione. Si finirà, al seguito di una specie di santone, tra vette innevate, ad ascoltare musica da banda, ma con la fame ancora insaziata. Una “parabola” (buñueliana) sulla fame dei miseri. 

LA VIA LATTEA

(La voie lactée, Francia, 1969, col., 97’ 11”)

Regia: Luis Buñuel

Con: Laurent Terzieff, Paul Frankeur, Alain Cuny, Michel Piccoli, Pierre Clémenti, Delphine Seyrig, Edith Scob, Bernard Verley, Georges Marchal, Jean Claude Carrière

Sulla via del santuario di Santiago de Compostela i vagabondi Pierre e Jean, grazie a una serie di personaggi e visioni, ripercorrono la storia del cristianesimo, dei suoi misteri, dei suoi dogmi e delle sue eresie. Così racconta Buñuel a Tomas Pérez Turrent e José de la Colina (Buñuel secondo Buñuel, Ubulibri 1993): “Molte cose mi vennero in mente dopo aver riletto, già qui in Messico, un libro straordinario, pieno di dati storici e più interessante di un romanzo: La storia degli eterodossi spagnoli di Marcelino Menéndez Pelayo. Mi interessano le eresie come mi interessano le incongruenze dello spirito umano, sia nel campo della religione che della cultura che della politica”.

BLOB CINICO TV

(Italia, 1992, b/n, dur., 40’)

Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco

Il bianco e nero contrastato, l’umanità mostruosa, i rutti e i peti mandati in prime time scompaginarono le certezze dell’intellighenzia e sconvolsero la visione sonnolenta del pubblico.
A distanza di quasi trenta anni il mondo del ciclista Francesco Tirone, del petomane Giuseppe
Paviglianiti, del cantante fallito Giovanni Lo Giudice, delle ‘schifezze umane’ Carlo e Pietro
Giordano, dell’afasico uomo in mutande Miranda, dell’occhialuto Giuseppe Filangeri resta una delle vette critiche ed estetiche mai immaginate in Italia, che chiudono e rilanciano un secolo di cinema.
“Non urlo o risata fragorosa: urli muti, subito troncati, senza eco, e risate a freddo. Comicità minima e iperbolica.”

Venerdì 26 marzo dalle 1.15 alle 6.00

OCCHI APERTI/SGUARDI SBARRATI (1)

a cura di Fulvio Baglivi

NATO A CASAL DI PRINCIPE                   

(Id., Italia, 2017, col., dur.,  96’)

Regia: Bruno Oliviero

Con: Alessio Lapice, Massimiliano Gallo, Donatella Finocchiaro

La storia realmente accaduta della scomparsa di Paolo Letizia, fratello del produttore e ex attore Amedeo Letizia, autore dell’omonimo libro scritto con Paola Zanuttini per Minimum Fax. Il secondo lungometraggio di Bruno Oliviero è un ritratto senza spettacolo e fuori dai luoghi comuni della ferocia criminale che da decenni terrorizza e gestisce a piacimento pezzi di territorio.

VARIABILI- UN INCONTRO CON BRUNO OLIVIERO

(Id., Italia, 2021, col., dur., 30’)

A cura di Fulvio Baglivi

Una conversazione col regista di Nato a Casal di Principe e La variabile umana, già fotografo e autore di documentari, sul suo cinema e il suo rapporto con la realtà sempre figlio di uno sguardo acuto, netto, sincero e con una posizione chiara.

A CIAMBRA            

(Italia 2017, col., dur., 113’02’’, v.o. sott. italiano)

Regia: Jonas Carpignano

Con: Pio Amato, Koudous Sehion

Dopo l’esordio nel lungometraggio con Mediterranea, Jonas Carpignano torna nella zona rossa di Gioia Tauro e riprende il discorso cominciato nel film precedente col giovane Pio Amato e con tutta la comunità mista – italiana-Rom-africana – che vive al limite in quei luoghi. Pio è l’adolescente precoce che si lancia a folle corsa verso la vita prendendosi sulle spalle tutta la numerosa famiglia. Quando il fratello maggiore Cosimo e suo padre vengono arrestati, tocca a Pio condurre la lotta per la sopravvivenza giorno per giorno, responsabilità dopo responsabilità.

“L’immagine per me ha due fonti di generazione. La prima dipendente dal mio modo di pensare e immaginare, la seconda direttamente legata al punto di vista del mio protagonista. Per esempio in Mediterranea il personaggio di Ayiva ha una visione frammentata e frammentaria del Paese e da qui nasce la forma del film, basata su un contesto confuso che ricostruiamo progressivamente insieme a lui. In A Ciambra invece il punto di vista è più radicato in uno sguardo collettivo e famigliare cosa che rende più immediato e lampante il contesto storico e sociale” (La dinamica del conflitto, Conversazione con Jonas Carpignano, “Film parlato” n. 8).

Sabato 27 marzo dalle 1.30 alle 6.30 (passaggio ora legale)

OCCHI APERTI/SGUARDI SBARRATI (2)

a cura di Fulvio Baglivi

GIANMARIA TESTA – POVERO TEMPO NOSTRO

(Id., Italia, 2017, colore, 3’28”)

Regia: Luca Bellino, Silvia Luzi

“Povero tempo nostro” è il singolo estratto dall’album postumo del cantautore Gianmaria Testa girato da Luca Bellino e Silvia Luzi presso la foce del Tevere, a Fiumicino, dove le barche ormai inutilizzabili sono abbandonate sul letto del fiume. Gli occhi di una bambina ci accompagnano in questo breve viaggio irto di simboli che rimandano al tempo nostro e alle sue povertà.

IL CRATERE

(Id., Italia, 2017, colore, 93’, v.o. sott. italiano)

Regia: Luca Bellino, Silvia Luzi

Con: Sharon Caroccia, Rosario Caroccia

Primo lungometraggio di “finzione” della coppia di cineasti già autori di diversi documentari, Il cratere è la storia della famiglia Caroccia con il padre Rosario, ambulante e giostraio, che vede nella figlia Sharon, giovanissima aspirante cantante, la possibilità di un riscatto economico e sociale.

POVERO TEMPO NOSTRO – INCONTRO CON SILVIA LUZI E LUCA BELLINO

(Id., Italia, 2021, colore, 30’ circa)

A cura di Fulvio Baglivi

Una conversazione con Silvia Luzi e Luca Bellino sul loro cinema e il rapporto dialettico con il mondo che attraverso i loro lavori provano di volta in volta a instaurare al di là dei limiti e delle etichette di realtà e finzione.

I BAMBINI E NOI (1° puntata: LA FATICA)

(Italia, 1970, b/n)

Regia: Luigi Comencini

La prima puntata dell’inchiesta di Luigi Comencini è ambientata a Napoli, i cui bambini, privati del verde dei parchi preesistenti, sono costretti ad accontentarsi dei balconi, come se il bambino fosse un fenomeno non previsto. Comencini si addentra dapprima in una fabbrica di vetro piena in cui gli unici i lavoratori adulti rispetto ai bambini sono in rapporto 1 a 7, dopodiché si sposta in una zona dedicata alla produzione di scarpe e pelletteria, poi ancora nelle abitazioni, nelle strade, nei cortili, per raccontare dei bambini napoletani e delle loro vite da adulti.

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