Presentato nella scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, La siciliana ribelle del palermitano Marco Amenta (Diario di una siciliana ribelle, Il fantasma di Corleone) è la storia di  una ragazza che si ribella al sistema mafioso.   Siamo nel 1991, Rita (Giulia Andò) una ragazzina di 17 anni si presenta al procuratore di Palermo per denunciare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Un gesto che viene considerato come un grande affronto, un cosa da non fare soprattutto per chi viene da quegli ambienti. Rinnegata e minacciata dal paese e persino dalla madre, Rita è costretta  ad abbandonare la Sicilia ed fuggire  a Roma. Non le rimane altro che la clandestinità per non finire vittima della ritorsione dei clan. Nella difficoltà di una solitudine forzata Rita troverà in Lorenzo (Primo Reggiani – Rosa Funzeca, Polvere, Scrivilo sui muri) un punto di riferimento per continuare a lottare, e una storia d'amore a cui aggrapparsi.
Marco Amenta (Il fantasma di Corleone) ritorna sul tema del suo primo mediometraggio del 1997, Diario di una siciliana ribelle.