Lo schermo futuro: Alien(s), la Fondazione e Cypher

Torna nei cinema il capostipite della saga diretto da Ridley Scott mentre sono in partenza le riprese dello scontro frontale "Aliens contro Predator"; la famosa serie della Fondazione di Isaac Asimov dal regista di "Elizabeth"; il nuovo film di fantascienza intelligente di Vincenzo Natali.

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A quasi un quarto di secolo di distanza i cinefili potranno rivivere l'esperienza di vedere Alien sul grande schermo attraverso un'edizione speciale intitolata Alien: la versione inedita, curata direttamente da Ridley Scott. Si tratta di un'edizione rimasterizzata in digitale di uno dei titoli simbolo del cinema fantascientifico e nella quale il regista ha incluso scene sinora mai viste al cinema: con il suo team di archivisti ha rivisitato oltre 100 rulli del girato mai visti per 25 anni e, vuole la leggenda, scoperti in una cantina a Londra. Da questo girato Scott (che sta adesso preparando un film storico sulle crociate) ha selezionato abbondante materiale per questa nuova edizione, è intervenuto digitalmente ed ha ricavato un nuovo negativo letteralmente superbo. Anche dal punto di vista sonoro, il film godrà di una nuova colonna stereo a sei tracce, missata digitalmente. "Ho aggiunto 4 minuti e mezzo di materiale mai visto" ha detto il regista "C'è di più riguardo al nido dell'alieno; si vede dove vanno a finire i membri dell'equipaggio quando spariscono e la loro fine è visualizzata in modo più vivido." Dalla questa descrizione sembrerebbe trattarsi delle sequenze viste tra gli extra del DVD, piuttosto sgranate e non inserite nel montaggio. Aggiunge infatti Scott: "Principalmente però è stata un'opportunità per rielaborare digitalmente il negativo per riportarla allo splendore necessario per proporla come si deve alle nuove generazioni: ovvero sul grande schermo."  Tutto ciò farà la gioia dei vecchi appassionati e dei nuovi adepti, e sarà prossimamente sugli schermi italiani distribuito dalla 20th Century Fox. 

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Intanto a fine ottobre inizieranno anche, a Praga, le riprese di Aliens vs Predator, progetto di cui si parla da tempo e ispirato alla serie a fumetti della Dark Horse e relativo videogame dallo stesso titolo. Lance Henriksen interpreterà il ruolo di un malvagio industriale ultramilionario, mentre il resto del cast dovrebbe essere composto da un gruppo misto di nuovi volti. Henriksen è già apparso in Aliens – Scontro finale e in Alien 3 nel ruolo di un androide ma, come detto, questa volta il suo personaggio sarà un altro. Sulla falsariga de La cosa la vicenda si svolge in Antartide, dove un gruppo di umani trasporta delle uova di aliens nel continente ghiacciato per cercare di attrarre in trappola i predator-cacciatori. Le cose prevedibilmente non andranno secondo i piani e gli umani si ritroveranno nel bel mezzo della lotta tra le due temibili specie aliene. Sembra che non mancherà un personaggio femminile forte, rigorosamente modello Ripley. Il film è scritto e diretto dall'inglese Paul W. Anderson, già responsabile dei fanta-horror Punto di non ritorno e Resident Evil. Un teaser (breve anteprima, non un trailer vero e proprio) dovrebbe essere mostrato proprio insieme all'edizione speciale, perlomeno per le copie distribuite oltreoceano, ma chiaramente sarà molto vago essendo le riprese principali non ancora iniziate. Sul fronte Home Video infine c'è da segnalare la notizia che quando verrà distribuito il nuovo cofanetto dei DVD coi quattro film della saga di Alien esso conterrà la versione inedita del primo film ed anche un Director's Cut del terzo film, diretto da David Fincher, anche questo con scene inedite.

La trilogia della Fondazione (edita in Italia da Mondadori) è per la fantascienza quello che Il Signore degli Anelli è per il fantasy. Un caposaldo da cui non si può prescindere. In passato l'interesse del mondo del cinema per una eventuale trasposizione cinematografica del grande lavoro di Isaac Asimov è stato fortemente limitato da un motivo di base: il costo. La sviluppo delle tecnologie digitali negli anni recenti ha comunque abbattuto di molto la cifra da dover spendere per un progetto del genere, soprattutto per quanto riguarda le possibilità di riduzione di costi inerenti le scenografie. Peter Jackson ha nel frattempo anche dimostrato che la lunghezza può non necessariamente essere un problema al box office.


Di una versione per il grande schermo si sussurrava sin dalla fine degli anni '90 ma adesso cominciano ad emergere particolari del progetto, che è tuttavia ancora allo stadio embrionale. Un po' come Matrix Reloaded / Revolution o i "volumi" 1 e 2 del Kill Bill di Tarantino anche questo progetto approderà nelle sale diviso in due parti, intitolate rispettivamente Foundation and Second Foundation. Il compito di scrivere la sceneggiatura è stato affidato dalla 20th Century Fox a Jeff Vintar, già responsabile del copione dell'altro progetto asimoviano del momento, Io Robot, in un uscita il prossimo anno. Nelle intenzioni di Vintar la script dovrebbe rimanere molto fedele al testo originale ma, chiaramente, rimane da vedere quale sarà la reazione degli executives della produzione dopo che avranno letto la prima stesura. Per la regia è stato scelto l'indiano Shekhar Kapur, acclamatissimo nel 1998 per il suo sorprendente Elizabeth, ma lo scorso anno coinvolto nella debacle de Le quattro piume. Kapur ha evidentemente una certa passione per la fantascienza e più di dieci anni fa' iniziò a lavorare ad una versione de La macchina del tempo mai completata. Il produttore associato al progetto è Vince Gerardis, coinvolto anche nell'adattamento per il cinema dell'apocalittico The forge of God, tratto dal romanzo di Greg Bear (L'ultimatum in Italiano, Editrice Nord).


 

Sanno bene gli appassionati di fantascienza quanto sia deprimente e limitata l'immagine che in generale la gente ha di un genere che molti continuano a identificare con Guerre Stellari e poco altro. Quando viene realizzato un film (e ce ne sono) che cerca di alzare un po' il livello di utilizzo di neuroni da parte dello spettatore spesso si tratta di produzioni indipendenti che, con mezzi limitati, provano a raccontare delle storie con un pizzico di originalità e intelligenza in più. Purtroppo talvolta non vediamo questi prodotti, si pensi ai casi di film come Donnie Darko, vero culto in molti paesi, od il sognante e cerebrale canadese Possibile Worlds, con Tilda Swinton, entrambi mai distribuiti nei cinema italiani, un vero peccato. Cube nel 1998 fu un piccolo film evento del cinema indipendente ed il successo fu tale che quest'anno ne è anche uscito il seguito Cube 2 – Hypercube. Il regista del primo Vincenzo Natali si è preso il tempo necessario per lavorare sul suo nuovo lungometraggio ed ha realizzato Cypher, ottenendo nuovamente ottime recensioni e dimostrando che si può fare della buona fantascienza anche senza dover spendere decine di milioni di dollari in effetti visivi (talvolta assai poco speciali, vedasi il recentissimo caso di Hulk). Cypher, inizialmente annunciato come Company man, ha come protagonista il bravo Jeremy Northam (Mimic) nei panni di Morgan Sullivan, impiegato qualunque dalla vita insignificante, sposato ad una donna che non ama. La svolta nella sua vita arriva sotto le forme di Lucy Liu (Charlie's Angels), femme fatale orientale che lo sconvolge con rivelazioni sorprendenti riguardanti la società per la quale lui lavora e lo introduce nel mondo dello spionaggio internazionale high tech, nel quale anche le manipolazioni dei ricordi e dei pensieri saranno pratica consolidata. Il film è stato definito come una versione più intelligente del concetto Matrix, ma richiami e parallelismi si possono trovare anche verso altre fanta-pellicole di qualità come Brazil, Dark City e Gattaca. Non manca l'elemento thriller in stile I soliti sospetti o Angel Heart – ascensore per l'inferno e nemmeno la finta realtà descritta nella serie TV Il prigioniero.


Empire Magazine ha scritto che Natali ha mantenuto le promesse dopo l'eccellente esordio "con un altro racconto intelligente e cerebrale dove ben poco è quello che sembra. (…) Il regista è chiaramente un talento con cui doversi confrontare." Anche il sito cine specialistico australiano Dark Horizons ha ben recensito il film definendolo "eccellente" e del regista ha scritto che "anche se è troppo presto per poter paragonare Natali con Hitchcock si deve comunque ammettere che la sua forza è nel riuscire ad affrontare in modo inedito temi anche già molto sfruttati. E questo è certamente il segno di un vero talento." Il tutto ancora una volta con un budget di soli 10 milioni di dollari, cifra irrisoria per gli standard d'oltreoceano. Cypher è stato presentato in prima mondiale lo scorso anno al Festival del Cinema Fantastico di Sitges ed è successivamente uscito in vari paesi europei, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna. In Italia sarà distribuito da Mediafilm e l'uscita è prevista per la seconda metà di Novembre.

 


 


In collaborazione con  www.fantascienza.com    

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