#Locarno69 – A lezione con Ken Loach

Il regista inglese, dopo il successo di ieri sera con Piazza Grande stracolma di gente, ha incontrato oggi il pubblico per una masterclass sul suo cinema

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Dopo la presentazione di ieri e la proiezione di I, Daniel Blake con Piazza Grande gremita, stamattina Ken Loach ha incontrato il pubblico alla Spazio Cinema dove non c’era neanche un posto libero. Un lungo applauso ha accolto il regista inglese, fresco vincitore dell’ultimo Festival di Cannes per una approfondita masterclass. Ed ecco alcuni dei temi che Loach ha affrontato.

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L’amicizia

Dobbiamo aiutarci l’uno con l’altro. In Europa invece abbiamo creato un sistema dove lo Stato non pratica la solidarietà. I politici, di destra ma anche di sinistra, rappresentano coloro che hanno il potere economico e fanno passare i disoccupati come colpevoli del fatto che non hanno lavoro. Lo Stato non crea quindi il buon vicinato mentre dovrebbe invece contribuire a tirare fuori il meglio che è in noi.

Attori

Da quando ho cominciato a lavorare in tv, ho iniziato a far sapere la storia agli attori solo nel corso delle riprese. Ho visto non funziona far leggere tutto il copione prima di girare. Da allora, per esempio nelle scene in famiglia, ho iniziato a privilegiare l’improvvisazione. Poi ci si esercita con quello che è successo precedentemente ai personaggi prima dell’inizio della storia del film. E successivamente si passa all’azione. In questo modo si ottiene una recitazione più spontanea.

Sorpresa

La cosa più difficile da interpretare è la sorpresa perchè coglie d’improvviso. In Bread and Roses abbiamo dovuto cambiare il finale perché come era scritto non funzionava. Qui dobbiamo ringraziare l’istinto delle protagoniste; nella reazione delle due sorelle si era creata infatti quella verità assente nella scrittura. Comunque ho la fortuna di lavorare con Paul Laverty che è un grande sceneggiatore ma non è geloso di ogni parola che scrive.

Jeremy Corbyn

È la nuova possibilità nel partito laburista perché si oppone agli interessi delle grandi aziende, per esempio, sull’ambiente e sui salari. È la prima volta da cent’anni che c’è un leader che sta dalla parte dei lavoratori. Non era mai successo. Ovviamente i media sono contro di lui. Se lui vince, rappresenta una minaccia. Ci troviamo quindi in un momento particolare. Siamo sul filo del rasoio.

 


ken loachFunzione del cinema

I film possono agitare un po’ e istruire ma poi non riescono a fare molto di più. Però danno alla gente la speranza.


Riscaldamento globale

Il pianeta è minacciato. E se continuamo a comportarci in futuro come nell’ultimo secolo, non sopravviveremo.

 

Origini

Mio padre lavorava in fabbrica. Era un conservatore operaio. E a casa arrivavano dei giornali di destra. Solo dagli anni ’60 ho preso coscienza politica grazie a una persona, che è stato minatore poi licenziato, che poi ha lavorato con me scrivendo per esempio Piovono piete. La sua politica era diretta come una freccia e comprendeva l’essenza della lotta di class.

Ispirazione di I, Daniel Blake

Ho sentito tante storie di persone la cui vita è stata distrutta perché gli tagliavano i sussidi. Per intervistarli, Paul e io abbiamo girato in lungo e largo la Gran Bretagna. Il primo giorno di riprese abbiamo conosciuto un diciannovenne che viveva in un ostello e con sé aveva solo un piccolo frigo vuoto. Viveva solo di lavoro nero. Alcune comparse di I, Daniel Blake sono persone reali che hanno fatto domanda di sussidio. Ad esempio, a un altro uomo hanno tolto il sussidio perché era andato al funerale del padre. Trovo che sia una cosa consapevolmente crudele. Succede non solo da noi ma in tutta Europa. Guardate la situazione della Grecia e della Spagna.

Limiti

Non si può entrare in un ufficio del lavoro. È un luogo pubblico ma fisicamente non ci si può accedere. C’è sempre all’esterno una guardia di sicurezza. Con Paul siamo rimasti fuori più volte e spesso abbiamo aspettato che i lavoratori uscissero fuori.

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