L'ombra di Marlon
Marlon Brando (1924 – 2004) il 3 aprile avrebbe compiuto ottantacinque anni. Ancora oggi è uno dei miti artistici più eccessivi e assoluti del XX secolo
Marlon Brando (1924 – 2004) il 3 aprile avrebbe compiuto ottantacinque anni. Ancora oggi è uno dei miti artistici più eccessivi e assoluti del XX secolo. La sua vita è sempre stata costamemente in bilico tra grandezza e tragedia, genialità e autodistruzione. Attore che ha cambiato radicalmente i parametri recitativi, nonchè la figura stessa del divo, è stato uno dei primi "prodotti" dell'Actor's Studio di Lee Strasberg, da cui qualche anno dopo uscirono Anne Bancroft, Robert De Niro, John Cazale, Al Pacino e Meryl Streep. Due gli Oscar vinti: il primo per Fronte del porto (On the Waterfront, 1954) di Elia Kazan, il secondo per Il Padrino (The Godfather, 1972) di Francis F. Coppola. Tantissime nomination, una palma d'oro per la sua interpreatazione in Viva Zapata!. Tra le sue interpretazioni memorabili, impossibile non ricordare il Paul del bertolucciano Ultimo tango a Parigi, il Sir william Walker di Queimada di Gillo Pontecorvo, il superomistico Colonnello Kurtz di Apocalypse Now e, agli albori della carriera, il Marco Antonio del Giulio Cesare di Mankiewicz.