"Non sono un animale politico". Pierce Brosnan su "The Ghost Writer"

Pierce Brosnan parla di The Ghost Writer di Roman Polanski
L'attore irlandese 57enne Pierce Brosnan racconta il suo ruolo in The Ghost Writer, il film di Roman Polanski vincitore dell' orso d'argento alla 60° Berlinale, che vedremo nelle sale italiane dal 9 Aprile con il titolo L'uomo nell'ombra

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Pierce Brosnan parla di The Ghost Writer di Roman Polanski

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L'attore irlandese 57enne Pierce Brosnan racconta il suo ruolo in The Ghost Writer, il film di Roman Polanski vincitore dell' orso d'argento alla 60° Berlinale, che vedremo nelle sale italiane dal 9 Aprile con il titolo L'uomo nell'ombra. L'ex James Bond,spesso in prima linea nelle cause ambientaliste, racconta che è stato attratto dal suo personaggio proprio perchè è un uomo alla deriva, la cui vita politica, emotiva e spirituale è in completo declino, una caratteristica che si sposava perfettamente con il mondo torbido e claustrofobico di tanto cinema di Roman Polanski.

Roman Polanski dirige questo film, da un libro di Robert Harris, che è un ottimo romanzo: ma poi viene il vocabolario cinematografico di Roman, che lo trasforma. Posso dire che ad attrarmi è stata quindi la felice combinazione della regia di Polanski, l'aspetto politico della storia, e il personaggio che interpreto, un uomo che si trova emotivamente, politicamente e spiritualmente alla deriva.

The Ghost Writer di Roman PolanskiAnche nelle interviste a Pierce Brosnan, come a Ewan McGregor, coprotagonista, e allo scrittore Robert Harris, sono fioccate le domande sulla presenza di elementi politici e di richiami alla situazione politica britannica del presente.

La mia prima domanda a Roman è stata proprio se dovessi interpretare Tony Blair. Mi ha risposto di no. Tuttavia, dovevo iniziare da qualche parte, come attore, e ho guardato studiato Tony Blair nel suo ruolo di primo ministro, in interviste pubbliche e apparizioni televisive. […] Ma poi sono tornato al romanzo di Robert Harris. Ed ecco un uomo che ha studiato a Cambridge, poi diventa un politico, […] un uomo braccato, che passa la sua vita con una spada di Damocle alla gola, che può ancora sfruttare il suo carisma da oratore, ma è perfettamente consapevole che è finito – fino ad arrivare al mio ruolo di attore che interpreta un politico. Ho lavorato anche sul timbro tipico di tutti i film di Polanski, come un sudario di oscurità e presagi, un senso di esilio e di discesa verso il fondo, come ne Il coltello nell'acqua, Repulsion, Ménage à Trois. Il messaggio è che i nostri leader dovrebbero essere responsabili delle loro azioni. Ma questo è puro spettacolo, non una dichiarazione politica. Io non sono un politico o un animale politico. Sono un attore. Per me è stato qualcosa di simile a una tragedia elisabettiana, o a un dramma shakespeariano. […] Il film sarà certamente visto e discusso, presumo, in termini politici. Ma è puro dramma teatrale.

Interrogato sulle possibili analogie tra il personaggio che interpreta nel film e il regista polacco, Brosnan racconta la sua visione dell'uomo Polanski e quelli che individua come marchi di fabbrica del suo cinema.

Roman è un uomo intenso, passionale, intelligente ed erudito […] Tutti gli attori, Olivia Williams, Kim Cattrall, hanno sentito comePierce Brosnan in The Ghost Writer di Roman Polanski una scarica di energia elettrica nel lavorare insieme, perchè sul set è attento a ogni dettaglio, con tutti coloro che partecipano alla giornata di lavoro. […] Poi, quando alla fine della giornata cala il sipario, ti trovi di fronte a un uomo molto affascinante, con cui si beve e si mangia, che parla di amore, famiglia, in modo ironico, con un delizioso senso dell'umorismo. […]

Il tema dell'esilio è sempre stato una costante nei film di Polanski, ma in un certo senso anche della sua vita. Questo ha dato un senso alla mia interpretazione di un ex premier che vive quasi in esilio su un'isola. […] La vita del Signor Polanski è stata molto turbolenta, tragedie incluse. Ma il libro è stato scritto tre anni fa, ad esempio all'epoca Tony Blair non era sotto i riflettori, e ovviamente Polanski non era ancora stato incriminato. […] La grandezza del cinema di Polanski è in tutti gli aspetti: l'uso della macchina da presa. La composizione dei caratteri. L'uso di ogni elemento tecnico del cinema. Il convolgimento della produzione. Sempre entro i confini del bilancio, Polanski si prende il tempo necessario di aspettare il momento giusto. Ad esempio, nel nostro caso, avevamo bisogno di certe condizioni meteo, e lui aveva il coraggio di dire che bisognava necessariamente aspettarle. Quando sei sul set con lui, sei nel suo mondo.

 

Le dichiarazioni di Pierce Brosnan sono tratte dalle interviste rilasciate a ugo.com, cinemasource e slashfilm.

 

 

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