Quando l’anno scorso, nel 2022 l’isola di Procida è stata nominata Capitale Italiana della Cultura, 12 giovani esordienti hanno costituito l’Atelier di Cinema del Reale dell’isola, sotto l’egida pedagogica e artistica di Leonardo Di Costanzo. Alcuni di loro non avevano mai usato una macchina fotografica prima e molti non erano mai stati a Procida. Questo film nasce dal desiderio di raccontare l’isola e dall’urgenza di indagare la pratica del fare cinema. Procida è il racconto dell’energia magmatica degli incontri con la gente, della bellezza e della memoria dell’isola, attraverso testimonianze, personaggi mitici e mitologici, immagini di repertorio in super8, interviste a turisti da tutto il mondo che hanno lasciato il cuore sulla cosiddetta “Cenerentola” dell’arcipelago partenopeo. Tutto quindi nasce dallo sguardo vergine di un gruppo di ragazzi campani che ha partecipato al Procida Film Atelier 2022, laboratorio cinematografico finalizzato all’insegnamento del cinema documentario e di un film antologico, diretto appunto da Leonardo Di Costanzo.

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Il progetto formativo si è tenuto tra giugno e luglio dello scorso anno con un workshop intensivo immerso nella vita dell’isola, fondendosi con i suoi abitanti e le loro storie. Filmare lo spazio, i luoghi quotidiani, domestici, scorci mozzafiato; filmare il tempo, il suo scorrere, pescatori di notte in mare, le giostre che ruotano mezze vuote, il mare che fa da sottofondo sonoro perennemente, tutto si amalgama con sorprendente intensità poetica. Il felice sodalizio delle parti in gioco ha permesso un sincero coinvolgimento della comunità, nutrito dell’ispirazione dell’isola, della sua apertura al mondo e della sua anima accogliente, ricca di storie e di bellezze.
Presentata Fuori Concorso all’ultima edizione del Festival di Locarno e a Roma al MedFilm Festival, Procida ruba dalla vita vera per dare al documentario. Insomma, si pone come un’opera di bene, tra la naturalezza degli elementi puri e il genere probabilmente oggi più vicino alla libertà di espressione, come fosse davvero disponibile ad aprirsi alla realtà estatica per offrirla agli occhi e alla meditazione etica da indirizzare al cuore.

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