Romantiche è un prodotto che prende ispirazioni evidenti da diversi contesti, frullando il tutto in un unico. Da un lato Fleabag, dall’altro Un sacco bello. Gli sguardi in camera della protagonista, il continuo rivolgersi allo spettatore in maniera irriverente non sono ovviamente prerogativa soltanto della bellissima serie di Phoebe Waller-Bridge, ma il modo in cui questo viene affrontato in Romantiche, non può far altro che ricordarcela. Di Verdone invece il film di Fogliati riprende lo stile comico ad episodi, tutto interpretati dalla stessa protagonista (non a caso alla sceneggiatura c’è anche Giovanni Veronesi). Ambientato in una Roma multiforme, che viene ripresa nei suoi mille mondi distanti anni luce l’uno dall’altro, dal Pigneto al centro, da Guidonia a Roma Nord, il film racchiude le storie di quattro protagoniste. Ognuna di loro dovrà fare i conti con lo svolgimento incontrollato della propria vita, tra imprevedibili alti e bassi, tipici del genere. Tra  gli episodi, uniti in qualche modo dalla presenza della psicologa interpretata da Barbora Bobulova, il più riuscito è molto probabilmente il primo, dedicato all’aspirante sceneggiatrice Eugenia Praticò, personaggio incredibile, il quale avrebbe senza dubbio potuto dar vita ad un intero film in solitaria.

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Pilar Fogliati da sola si fa carico di tutto il film, ruolo non facile (dal momento in cui ne cura anche la regia) e riesce alla perfezione nell’intento. È intelligente, spigliata, affascinante, divertente a suo agio in tutti i ruoli. Nonostante la sceneggiatura abbia a tratti dei momenti un po’ troppo sopra le righe (di certo volutamente, ma a volte l’effetto è un po’ too much, per dirlo con le parole di Uvetta Budini di Raso, la protagonista più posh delle quattro), lei riesce ad aggiustare queste imprecisioni con estrema disinvoltura. Romantiche è un film che all’apparenza può sembrare semplice, fin troppo. Eppure racchiude in sé moltissimi elementi estremamente potenti per la contemporaneità. Sfumature diverse di donne molto distanti tra loro, unite però dalle cose che in fondo uniscono tutte le donne (e anche gli uomini, tanti all’interno del film): tradimenti, amori non compresi, sogni di carriere più o meno raggiungibili, manie di qualsiasi tipo. Una commedia che utilizza un format vecchio per parlare del nuovo e che, nonostante gli errori e qualche inevitabile acerbità, risulta godibile e irriverente. Nulla di sconvolgente, ma senza dubbio un tentativo di dare nuovi input al cinema italiano.

Regia: Pilar Fogliati
Interpreti: Pilar Fogliati, Barbora Bobulova, Levante, Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio, Giovanni Anzaldo, Rodolfo Laganà, Edoardo Purgatori, Maria Chiara Centorami, Lorenzo Parrotto, Laura Martinelli, Maria Giulia Toscano, Ubaldo Pantani
Distribuzione: Vision Distribution
Durata: 108′
Origine: Italia, 2023

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