SUDAFRICA 2010 – A testa bassa… ancora
A testa bassa i francesi lasciano il campo. Più che melodramma è andata in scena probabilmente una tremenda rielaborazione nouvelle vague, testardamente narcisa e innovatrice, di cercare immagini se non materialistiche certamente necessarie, accettando e/o scegliendo coscientemente l’emarginazione, continuando a sperimentare il possibile ma evocando a sé anche la finzione romantica di un’eterna nevrotica adolescenza stupita dal mondo e affranta o spaventata o nauseata dagli uomini
domenech è godard, in tutto e per tutto. ivi compreso il rincoglionimento senile. Certo puntare sulla Francia dopo la débacle di ieri mi sembra come i francesi che oggi parlano di noi…