TELEFILM – Cercasi Samantha disperatamente…

Samantha Chi?La nuova via della comicità in tv si chiama “Samantha Chi?”. Interpretata dalla  bravissima Christina Applegate, ex di “Sposati con Figli”, va alla ricerca di se stessa e della sua ex vita… L'appuntamento è il 20 febbraio su FoxLife. Un’anticipazione dal numero di Febbraio di TelefilmMagazine

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Samantha Chi?di Andrea Boido

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Perdere completamente la memoria è probabilmente una delle cose peggiori che possano capitare ad un essere umano. I nostri ricordi ci definiscono, sono un bagaglio di esperienze che racconta dove siamo stati e ci dona almeno una vaga idea di dove siamo diretti. Smarrire questo bagaglio significa ritrovarsi al punto di partenza, di colpo trasformati in una tabula rasa e con un’esistenza tutta da reinventare. Insomma, è sempre un pessimo affare. A meno che, sia chiaro, in ciò che eravamo ci fosse davvero poco da salvare; in questo caso una totale amnesia può essere la più agognata tra le benedizioni nonché l’unica vera via d’uscita da un’esistenza meschina.

La protagonista di Samantha Chi?, la commedia di ABC da questo mese sugli schermi italiani grazie a FoxLife, è stata baciata proprio da questo curioso e benefico scherzo del destino. Investita da un’auto pirata, si risveglia dopo otto giorni di coma in un letto d’ospedale e si scopre affetta da una seria forma di amnesia retrograda, ovvero la totale incapacità di ricordare qualunque evento accaduto dalla nascita fino al momento del trauma. Il suo mondo si ritrova così ad essere abitato da perfetti estranei: i suoi genitori, il suo ragazzo, le sue due uniche amiche, tutti volti assolutamente nuovi. Samantha non è regredita ad una condizione infantile, ricorda abbastanza bene come muoversi nel mondo; è solo che non ha alcuna idea di chi lei sia. E in fondo è meglio così, perché non appena scopre qualcosa del suo passato si rende immediatamente conto che fino ad un attimo prima dell’incidente era una persona arida e odiosa, detestata e temuta praticamente da chiunque avesse avuto la sfortuna di incontrarla anche per un breve istante. La sua missione diviene ben presto quella di creare una nuova Samantha (il suo cognome, Newly, è abbastanza evocativo da questo punto di vista) capace di cancellare in tutti il ricordo dell’autentica carogna che fu.

Se quanto appena scritto vi fa balenare nella mente il volto di Harrison Ford, la spiegazione è semplice: Samantha Chi? appare per molti versi la versione comica di A proposito di Henry, film diretto nel ’91 da Mike Nichols nel quale un proiettile cancellava in un sol colpo la memoria del protagonista e il suo passato da cinico e detestabile avvocato rampante per trasformarlo in un essere umano degno di amore e rispetto.

Se invece vogliamo trovare un riferimento più attuale e restare nei confini del piccolo schermo, la serie sembra quasi una versione al femminile di My name is Earl, solo fatta girare al triplo della velocità. In questo caso non c’è un karma da riequilibrare, bensì una pessima reputazione da cancellare, ma proprio come in Earl molti degli spunti comici derivano dai disperati tentativi di raddrizzare una situazione compromessa da anni mentre tutto attorno sembra complottare per impedirlo.

 

Una protagonista d'eccezione

«Aspetti positivi dell’amnesia: tutti i vestiti sono nuovi e in tv non c’è nessuna replica. Aspetti negativi: ogni giorno è come quell’incubo in cui non hai studiato nulla e l’esame sta per iniziare»

È solo una delle molto battute sui pro e contro del non ricordare che punteggiano la serie, e forse è anche una di quelle più adatte a descrivere lo strano stato d’animo che la nostra eroina si porta addosso per gran parte della narrazione. La protagonista si muove alla cieca tra ambienti di colpo diventati estranei e il suo spaesamento è acuito dal fatto che nessuna tra le persone che gli sta accanto pare aver voglia di sedersi con lei anche solo per cinque minuti allo scopo di fornirle un veloce riassunto della sua vita precedente. La ragazza si ritrova così, tanto per fare un esempio tra i più eclatanti, ad entrare nella sua prima riunione di lavoro post trauma senza avere neanche una pallida idea di quale sia effettivamente la sua professione.

Samantha Chi?Il telefilm sembra un veicolo costruito appositamente per esaltare la comicità profondamente fisica e costantemente sopra le righe di Christina Applegate, che non a caso figura anche tra le produttrici. L’indimenticabile Kelly Bundy di Sposati con figli dimostra di essere uno dei migliori talenti comici femminili attualmente sulla scena, arrivando a rendere i paragoni con la grande Carole Lombard (storica attrice degli anni '30 e '40 celebre per i suoi ruoli comici) meno irrispettosi di quanto possano apparire sulla carta. Interpretare due personaggi del tutto contrapposti non appare in nessun momento come una sfida troppo ardua. Il problema, semmai, è che spesso due ruoli sembrano troppo pochi, tanta è l’energia che l’attrice californiana pone nella recitazione. Lo stile dolce e irruente della Applegate si adatta comunque in modo perfetto a questa sorta di commedia brillante, che mira a divertire lo spettatore utilizzando molti degli stilemi della vecchia e gloriosa commedia farsesca (la cosiddetta  screwball comedy) degli anni ’30.

Anche il cast di supporto è più che convincente. Una menzione particolare va di diritto a Jean Smart, reduce dall'adrenalinica giornata 5 di 24, che interpreta la madre di Samantha riuscendo nella straordinaria impresa di mescolare in maniera credibile momenti di autentica tenerezza ed esplosioni di glaciale insensibilità. Notevole anche Tim Russ, il Tuvok di Star Trek Voyager, perfettamente a suo agio nei panni di un impassibile portiere di condominio che si esprime a citazioni e sembra possedere cultura e saggezza infinite; il suo personaggio e la placida immobilità che lo caratterizza costituiscono una spalla perfetta, anche se poco sfruttata, per l’incontenibile dinamismo della Applegate. Melissa McCarthy, nel ruolo dell’amica d’infanzia Dena, si ritrova a recitare una parte non molto dissimile da quella sperimentata con ampio successo in Una mamma per amica (era Sookie) e non delude.

 

Che fare?

Detto questo, è evidente che la base su cui si fonda l’intera serie pone una sfida di non facile soluzione per gli sceneggiatori: risolvere il conflitto tra la nuova e la vecchia Samantha condurrebbe inevitabilmente alla fine del telefilm o alla sua trasformazione in qualcosa di profondamente differente; non risolverlo, d’altra parte, rischierebbe di portare l’intera serie a ripiegarsi su se stessa, ripetendo lo stesso schema narrativo di puntata in puntata fino ad esaurirne completamente la forza comica. Per sapere come e se gli autori riusciranno a sciogliere questo dilemma non vi resta che sintonizzarvi sulle frequenze di FoxLife e fare la conoscenza di Samantha Newly.

 

A cura di www.telefilmmagazine.com

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