"Thank You For Smoking", di Jason Reitman
Commedia nerissima sulla "mercificazione religiosa" della vita moderna, Thank for you Smoking sembra contraddire tutto e il contrario di tutto con felicissimo spirito anarchico: dove sta il male? In quelli che vogliono negare i pochi piaceri della vita o nei malfattori che si arricchiscono avvelenando il mondo?
Che faccia tosta questo giovane regista, davvero degno di quel padre ceco-americano (Ivan Reitman), che negli anni ottanta osava sfidare l'immaginario americano a suon di "polpette" e "acchiappafantasmi"…
Nick Naylor (Aaron Eckhart), consulente e promoter dell'industria del tabacco, è bravo ogni volta a sviare i discorsi sulla pericolosità del fumo e a rigirare "la frittata". Siamo veramente così sicuri che sia il fumo la causa principale di morte? E il colesterolo (pensando alle malattie cardiovascolari al primo posto in USA)? E l'automobile (pensando agli incidenti automobilistici)? E, aggiungiamo noi perché il film non lo dice, l'infelicità che la solitudine del mondo occidentale impone che fa si che il suicidio sia in Europa tra le principali cause di morte????? Quando sarà che per evitare i suicidi decideremo di imporre la felicità agli umani? Un mondo impazzito, in preda a un'isteria collettiva che il giovane Reitman racconta attraverso lo sguardo cinico, ma in fondo amabile, di Nick, perché è un umano debole come tutti noi, che a letto con la bella giornalista non esiterà a confessare tutte le malefatte dell'industria del tabacco, autoinfliggendosi l'articolo/verità che la cinica cronista pubblicherà costringendolo a perdere il lavoro e la faccia. E Nick poi sarebbe anche un buon padre, se non fosse che la madre di suo figlio Joey (Cameron Bright) cerca di limitarne l'influenza, con continue negazioni e critiche sul suo operare. Ma Nick è bravo nel suo lavoro, sa usare la parola e, più che convincere, insinuare il dubbio negli altri. E la battaglia tra pubblico e privato sarà senza esclusione di colpi.
Commedia nerissima sulla "mercificazione religiosa" della vita moderna, Thank for you Smoking sembra contraddire tutto e il contrario di tutto con felicissimo spirito anarchico: dove sta il male? In quelli che vogliono negare i pochi piaceri della vita o nei malfattori che si arricchiscono avvelenando il mondo? E' uno scontro tra titani, con l'America rinchiusa in una folle battaglia esclusiva contro una sola delle cause di morte dell'uomo moderno (il fumo) mentre tutto il resto – protocollo di Kyoto non firmato dagli USA compreso – sembra essere una bazzecola da ecologisti comunisti estremisti terroristi…. Reitman sa tenere il ritmo anche grazie a dei dialoghi fulminanti, non prende posizione e spara in faccia all'ipocrisia dominante, regalando dei momenti di piccola tenerezza nel rapporto "adulto" tra padre e figlio. E alla fine lanciando una deliziosa frecciata contro quell'oggetto misterioso che, forse, un giorno, metterà fine all'umanità… Qual è? Vedetevi il film, non vogliamo rovinarvi il delizioso finale…