"The Wedding Date – L'amore ha il suo prezzo", di Clare Kilner

Non c'è grazia, non c'è leggerezza dentro questo anonimo film tratto dal romanzo "Asking for Trouble" di Elizabeth Young, ma soltanto una schematica riproposizione di un genere, per giunta fatta con colpevole svogliatezza dove manca quella luminosità e quella seduzione propria della tradizione delle commedie matrimoniali

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Tra New York e Londra, The Wedding Date attraversa soltanto marginalmente i suoi spazi metropolitani che restano sullo schermo soltanto come residui istantanei. The Wedding Date rinuncia così a quella mobilità propria della struttura della commedia matrimoniale ma soprattutto a quel balletto fiammeggiante e vorticoso in cui il modello non è soltanto nelle screwball comedies degli anni Trenta ma anche da alcuni felici risultati del recente cinema statunitense come, per esempio, Il matrimonio del mio migliore amico. Del film di Hogan, la figura di Dermot Mulroney, quasi statuario nella sua impassibilità, appare trapiantata in questa anonima opera di Clare Kilner – che aveva già diretto nel 1999 Janice Beard: segretaria in carriera, pellicola anche quella sospesa tra la Scozia e la metropoli londinese – sempre esageratamente dilatata, in cui gli scontri tra i personaggi (le due sorelle) vengono sempre ritardati e allentati e le figure minori (come i genitori della protagonista) restano al margine. Tratto dal romanzo Asking For Trouble di Elizabeth Fox, The Wedding Date vede protagonista Kat (Debra Messing) che è in procinto di raggiungere Londra per il matrimonio della sorella Amy. Il testimone di nozze è però il suo ex-fidanzato Jeffrey, che l'aveva brutalmente lasciata qualche anno prima. La ragazza decide così di assumere Nick (Mulroney), un accompagnatore di professione alla cifra di 6000 dollari, per spacciarlo davanti alla famiglia e agli altri invitati come il suo nuovo fidanzato.

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Non c'è grazia, non c'è leggerezza dentro The Wedding Date ma soltanto una schematica riproposizione di un genere e per giunta fatta con colpevole svogliatezza. Ciò che manca al film della Kilner è quella luminosità avvolgente propria delle migliori commedie sentimentali, quella seduzione sui corpi dei protagonisti che invece appaiono come bloccati, quasi appesantiti e ciò è visibile soprattutto nel volto di Debra Messing (…E alla fine arriva Polly, Hollywood Ending) del quale è francamente difficile restarne attratti. Inoltre la rivelazione improvvisa, l'azione fulminea come quella in cui Kat viene a sapere che Amy è stata a letto con il suo ex-fidanzato, non è costruita progressivamente, ma esplode all'improvviso e si consuma rapidamente, segno di un cinema totalmente schiavo della scrittura (del libro da cui è tratto, della sceneggiatura) che non vede l'ora di arrivare alla fine e che non lascia nessuna traccia.


 


Titolo originale: The Wedding Date


Regia: Clare Kilner


Interpreti: Debra Missing, Dermot Mulroney, Amy Adams, Jack Davenport, Sarah Parish, Jeremy Sheffield, Peter Egan, Holland Taylor


Distribuzione: Medusa


Durata: 90'


Origine: Usa, 2005

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