Un colpo di fortuna. Coup de chance, di Woody Allen
Ritorno a Parigi con un thriller mascherato da commedia che ha bisogno dell’aria degli esterni e della luce per respirare e che conferma lo stato di grazia del regista.
Ritorna a Parigi il cinema di Woody Allen. Non è solo una ricorrenza in occasione del suo 50° film, ma un atto d’amore nei confronti della sua New York europea. Non è più magica come Tutti dicono I Love You né misteriosa nel suo viaggio nel passato di Midnight in Paris, ma è solare, quasi accecante fin dal primo incontro in Avenue Montagne tra Fanny e Alain. Non è però la solarità da commedia sentimentale di Vicky Cristina Barcelona. In Un colpo di fortuna. Coup de chance sono nascoste delle zone thriller nei delitti in pieno sole, nell’oscura ambiguità e nell’anima nera del personaggio interpretato da Melvil Poupaud che somiglia moltissimo a quello del marito geloso e possessivo che ha interpretato nel film di Valérie Donzelli L’amour et les forêts, visto all’ultimo Festival di Cannes. Chissà se Woody Allen lo ha visto, perché le analogie sono impressionanti. E chissà se Woody Allen ha anche pensato anche alla miniserie Crisi in sei scene che ha interpretato assieme ad Elaine May per come ha mostrato lo stravolgimento degli equilibri dopo l’arrivo di un terzo personaggio.
Mentre sta andando nel luogo dove lavora, una casa d’aste, Fanny incrocia casualmente Alain, un ex compagno di liceo a New York che ora fa lo scrittore. La donna, al secondo matrimonio, sembra felicemente sposata con Jean, un uomo facoltoso, e vive in un grande appartamento di un quartiere esclusivo della città. La professione del marito è poco chiara; in una delle grandi battute fulminanti del film si sa che “rende i ricchi ancora più ricchi”. Fanny e Alain si cominciano a frequentare. Si comportano come due amici che si sono ritrovati. Poi s’innamorano. Ma Jean sospetta qualcosa e decide di agire.
Però c’è ancora il gioco del cinema, con la madre di Fanny (Valérie Lemercier) che potrebbe essere un’ombra incombente come quella di New York Stories o che si mette a fare il detective come solo Allen avrebbe potuto fare come attore. A differenza di tutti i film dei registi over80 che danno prova delle loro lezioni di regia in interno (con risultati diversissimi, ce ne hanno dato prova Polanski con The Palace e Friedkin con The Caine Mutiny Court-Martial), il cinema di Woody Allen invece ha bisogno di aria, di respirare, di creare quel contatto familiare, intimo e segreto con le città che ama. Per questo Un colpo di fortuna svela altre zone sconosciute o dimenticate del suo cinema. E ne ritrova altre che confermano come questo film sia particolarmente riuscito, come la caratterizzazione geniale del killer che non sa usare il fucile. Con i bellissimi La ruota delle meraviglie, Un giorno di pioggia a New York, a cui vanno aggiunti anche alcuni momenti di Rifkin’s Festival, Woody Allen è in stato di grazia. Per questo, ora ancora più di prima, già si aspetta il prossimo film, il numero 51.
Titolo originale: Coup de chance
Regia: Woody Allen
Interpreti: Lou de Laâge, Melvil Poupaud, Niels Schneider, Valérie Lemercier, Arnaud Viard, Sara Martins, Grégory Gadebois, Elsa Zylberstein, Anna Laik, William Nadylam, Guillaume De Tonquédec, Yannick Choirat, Jeanne Bournaud, Anne Loiret, Alan Risbac, Eric Frey, Samantha Fuller, Emilie Incerti-Formentini, Eve Margnat
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 93′
Origine: Francia, USA 2023
È un film mediocre
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