Vermeer. The Greatest Exhibition, di David Bickerstaff

Un documentario tematico dall’aspetto sofisticato ma in fondo piuttosto banale e che, nonostante il passo lento e monocorde, può comunque entusiasmare il pubblico appassionato del genere

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Nel 2008 il regista gallese Peter Greenaway dirige Rembrandt’s J’accuse, un’attenta indagine sul celebre quadro “Ronda di notte” ambientata all’interno del Rijkmuseum di Amsterdam. Quindici anni dopo nello stesso museo, David Bickerstaff decide di raccontare le opere di Jan Vermeer (1632-1675) in occasione di una speciale retrospettiva con la quasi totalità dei dipinti del pittore olandese. Vermeer. The Greatest Exhibition passa in rassegna uno dopo l’altro ogni quadro con l’ausilio del direttore del museo e dei vari curatori della mostra. Vermeer è considerato tra i pittori più importanti di sempre grazie alle sue grandi abilità nell’utilizzo dei colori e soprattutto per la straordinaria concezione della luce che ne ha rivoluzionato per sempre la raffigurazione. Ci sono artisti come van Gogh che hanno dipinto tanto in pochissimo tempo e altri come Vermeer che ci hanno lasciato solo poche testimonianze della loro arte. Forse è anche questo fattore a caricare di mistero le sue opere e a continuare ad affascinare le nuove generazioni.

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Le opere di Vermeer rappresentano la vita quotidiana con al centro individui comuni come chiunque di noi. Ci sono diverse scene individuali, molte delle quali hanno come protagoniste donne intente a svolgere attività molto semplici come scrivere una lettera o versare del latte. Vermeer è innanzitutto uno ottimo storyteller che decide di rendere straordinario il quotidiano semplicemente dipingendolo. Un momento che in realtà non avrebbe alcun valore preso singolarmente diventa così immortale. L’essere umano si fa natura morta modellata in modo tale da riflettere la luce nella maniera più sorprendente possibile, basti pensare al celebre quadro “Ragazza col turbante” e alla macchia di luce sull’orecchino che l’ha resa immortale.

Prodotto da Phil Grabsky, esperto regista di documentari d’arte con una carriera che abbraccia oltre 25 anni di attività, Vermeer. The Greatest Exhibition è un documentario tematico dall’aspetto sofisticato ma in fondo piuttosto banale, niente a che vedere con l’opera geniale di Greenaway. L’impressione durante la visione è quella dei filmati che si possono trovare accanto ai dipinti all’interno dei musei, infatti l’intento è chiaramente informativo e “esplorativo” riguardo la retrospettiva che si è tenuta in primavera al Rijkmuseum di Amsterdam. Nonostante il passo lento e monocorde, il film può comunque entusiasmare il pubblico appassionato del genere.

Titolo originale: id
Regia: David Bickerstaff
Voce narrante
: Robert Lindsay
Distribuzione: Nexo Digital
Durata: 90′
Origine: UK, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.4
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