VIAGGIO IN ITALIA Dark/Horror Venezia

"Vacaina" di Giuseppe Giusto: dodici minuti da incubo tra grottesco e performance di genere

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Strane visioni, classico/e-motive, disincantate/suggestive, dal nuovo "corto" di Giuseppe Giusto, "Vacaina", 12' intrigati d'atmosfera dark /horror sospesa tra il grottesco e la performance di genere, con sterzata finale fuorigioco (la parte debole del breve film, almeno per i nostri gusti radicalmente "antisketch" in fatto di "corti"…).
Inizia con una lunga camminata "truffautiana" su un paio di eleganti gambe femminili che attraversano una deserta Venezia by night: il tono è classico, l'andamento sicuro (non solo quello della protagonista Tatiana Lepore, ma anche quello della camera di Giusto); certo, qualche minuto in meno ci starebbe, soprattutto nella fuga terrorizzata che segue il rinvenimento del corpo sgozzato del tizio che ha messo in mano alla spaesata protagonista una misteriosa fiala di "Vacaina": una droga o cosa? Il finale lo svelerà, ma non prima che la malcapitata signora si trovi al centro dell'attenzione in un bar dall'aria torva: figure ambigue si agitano nell'ombra, protagoniste di una sorta di "tanguedìa" truce e violenta, qualcuno balla, una cantante crea atmosfera (è l'ottima Patrizia Conte), altri giocano a carte, un uomo sfigurato offre da bere qualcosa che sa di sangue e l'atmosfera per la nostra signora della "Vacaina" si fa sempre più da incubo antropofago, sino a quando…
E' bello questo nuovo lavoro di Giuseppe Giusto, tarantino residente a Milano del quale ricordiamo con molto piacere e grande stima il bellissimo "Cozze", ottimo esempio di filmmaking produttivamente ed espressivamente self-centred, presa diretta su una finzione che raccontava umori pugliesi tra vita d'arte e attese quotidiane prima e più sinceramente (meno posa!) di "Lacapagira" di Piva. E' bello, questo"Vacaina", perché prova la forma narrativa classica ma lo fa esponendosi al rischio di una messa in scena esibita: si tiene in bilico, a volte cade, ma perlopiù mantiene il filo di uno sguardo sospinto con intelligenza e sensibilità nelle forme. E' questione d'istinto, prima ancora che di sapienza, e a Giuseppe Giusto l'istinto non manca, deve solo esercitarlo. Attendiamo altro.
"VACAINA"
di Giuseppe Giusto
con Tatiana Lepore, Patrizia Conte, Sergio Paladino, Cristina Rizzello, Irina Dobnick.
Durata: 12'. Produzione: Eduardovitz. Italia, 2001.
Contatto: eduardovitz@libero.it – 339.7117456

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