"Un Aldo qualunque", di Dario Migliardi

L'ambientazione suggerisce un paese confuso e conflittuale che rispecchia le piccole inquietudini dei suoi protagonisti, ma tutto viene lasciato sullo sfondo recludendo la possibilità ad una mordente analisi di tipo storicista

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

1978. Aldo Chimenti e la moglie Marisa si trasferiscono da un piccolo paese in provincia di Bari a Torino. Marisa si dedica scrupolosamente al suo impiego mentre Aldo, fervente cattolico, si divide fra il lavoro come ragioniere e il coro rock della parrocchia. Sarà un banale incidente a stravolgere le solide certezze di Aldo e a far nascere un atipico sodalizio con il peccatore e comunista Biagio…

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Vincitore al Torino Film Festival nel 1997 con il cortometraggio La lettera, Dario Migliardi si cimenta per la prima volta nella regia di un lungometraggio raccontando un periodo particolarmente significativo della società italiana, anni confusi le cui tracce continuano a permanere nella cronaca e nelle coscienze di oggi. A più di vent'anni di distanza Un Aldo qualunque ci consegna con il cinismo ed il disincanto proprio della commedia una visione della società sfocata dallo straniamento dei personaggi che popolano la vicenda. L'ambientazione suggerisce un paese confuso e conflittuale che rispecchia le piccole inquietudini dei suoi protagonisti, ma tutto viene lasciato sullo sfondo (proprio come la presenza della polizia in molte delle inquadrature in esterni) recludendo la possibilità ad una mordente analisi di tipo storicista.


Abbandonata dunque ogni pretesa sociologica (in Paz di Renato De Maria ambientato nello stesso periodo l'assenza di riferimenti al proprio tempo risulta ancora più evidente), quella di Migliardi è una commedia pura che mette in scena le avventure un po' al limite di alcuni personaggi bizzarri ma non troppo. Tutti impareranno dai propri errori: il sognatore parte trascinato dal caso, il ribelle ritrova il calore di una casa, il mediocre assapora il gusto della libertà. Si ride e un po' si riflette con questo spettacolo un po' sconclusionato ma solare, il cui ritmo però tende a calare nel finale rispetto ad un inizio scoppiettante. Gli attori, tutti di buon livello guidati da un camaleontico Fabio De Luigi, e alcune situazioni di pura ilarità rapiscono piacevolmente lo spettatore distraendolo dai voli pindarici che a volte compie la narrazione.


 


Regia: Dario Migliardi
Sceneggiatura: Salvatore De Mola, Valeria Giasi, Dario Migliardi
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Claudio Cormo
Musica: Timoria
Scenografia: Massimo Santomarco
Costumi: Carolina Olcese
Interpreti: Fabio De Luigi (Aldo), Michele Bottini (Biagio), Giuseppe Battiston (Caimano), Silvana Fallisi (Marisa), Manuela Ungaro (Hèlena), Omar Pedrini (Don Luigi)
Produzione: Rai Cinema e Kubla Khan
Distribuzione: 01 Distribution
Durata: 85'
Origine: Italia, 2001


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array