17/3/2008 – Obama & George

Clooney: campagne elettorali, morale e multinazionali

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"Sto con Barack Obama, ma non devo esagerare, potrei danneggiarlo. Spero che dopo tanti errori, il mio Paese ripari". "L'Italia? È casa mia, e Veltroni è un vero amico. Il duello elettorale con Berlusconi è corretto". E ancora: "Negli ultimi anni ho fatto Three Kings, Good Night, and Good Luck, Syriana, Michael Clayton, perché continuavano a offrirmi copioni politici, ma non voglio essere un regista impegnato. Voglio essere un regista e basta". Così parlò George Clooney, a giorni nelle sale nelle vesti di regista e attore con In amore niente regole (negli Stati Uniti il 4 aprile e in Italia il 14), che racconta un triangolo amoroso tra due giocatori di football e una giornalista rampante nell'America degli anni Venti, quando la Lega è agli inizi e lo sport è ancora un gioco da dilettanti.
Di Barack Obama ha finanziato la campagna elettorale ("ho pensato che forse sarà presidente e che il nostro Paese ha una dote straordinaria: quando facciamo degli errori, poi, cerchiamo di ripararli"), salvo poi defilarsi. Perché, spiega, "la destra ha accreditato presso l'opinione pubblica l'idea che Hollywood è immorale. Così io, come Brad Pitt e Angelina Jolie, finiamo per danneggiare chi appoggiamo". All'attore sta a cuore l'industria del cinema: un'altra Hollywood è possibile? "Accade già, il sistema degli studios sta cambiando. Erano in piena crisi creativa, ne stanno uscendo affidando le idee ad altre società". Clooney risponde, poi, alle critiche di chi in passato gli ha rimproverato di girare film impegnati e allo stesso tempo spot per multinazionali, per esempio la Nestlé: "Queste domande mi fanno impazzire. La verità è che ogni film, anche quelli di denuncia, l'ho realizzato lavorando con le multinazionali. Hanno le mani in un miliardo di cose diverse. Ci sono cinque gruppi che possiedono l'industria della comunicazione: se lavori per Fox lo fai anche per Murdoch, se lavori per Time lo fai anche per la Time-Warner. Il trucco è riuscire ad alzare la posta e portare alla luce questioni politiche e sociali importanti. E voi in Italia, con Berlusconi, dovreste sapere come funziona". (fonte: Il Venerdì di Repubblica)

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