17/7/2006 – Grande successo di Skin ad Arezzo Wave

Più di 30000 persone presenti sabato sera

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La penultima giornata di Arezzo Wave, Sabato 15 Luglio, è stata caratterizzata da numerosi eventi artistici – musica, teatro, fumetto, cinema, arti visive. Si è svolta in mattinata la presentazione – e premiazione – del concorso che ha portato alla realizzazione di un albo di Max Wave, il personaggio creato dalla fantasia di Diego Cajelli, Alfio Buscaglia e Simon Panella; un supereroe molto rock. Cultwawe ha anche affrontato il tema della creatività giovanile in giappone, con due eswponenti di J-Wave, la più importante radio nipponica, ipotizzando anche uno scambio culturale fra i due paesi. La sezione si è conclusa con "il grande viaggio" ironico ed avvincente racconto interpretato magistralmente da Giuseppe Cederna.

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La musica del Wake up stage ha dato la sveglia con il consueto pugno di gruppi regionali; F.L.A.G., DaRi, Acido Balsamico, Marquez, Ex-Otago ed infine, a chiudere il sipario del palco per oggi, Cesare Basile che ha presentato brani del suo ultimo cd "Hallequin song".


Teatro Wave, Con "La Festa della Regina" della compagnia CapoTrave ha quest'oggi concluso la rassegna teatrale di Arezzo Wave Love Festival. Ed anche quest'anno il pubblico ha mostrato forte interesse verso le proposte che TeatroWave ha lanciato sul palcoscenico del Bicchieraia.
Allo Psycho Stage il penultimo appuntamento. È cominciato sotto il caldo sole del primo pomeriggio con i Thraugh, Nel corso del pomeriggio hanno suonato I pennelli di Vermeer, Marco Fabi, che ha presentato il suo ultimo lavoro "La scelta". E poi ancora i siciliani Tinturia, le straordinarie riletture tradizionali romanesche sporcate di blues e di Tom Waits degli Ardecore, progetto nel quale sono confluiti il cantautore folk blues Giampaolo Felici, il sound potente e innovativo degli Zu (questi ultimi oggi ospiti del wake up)  e la tecnica ineccepibile nonché la malinconica introspezione di Geoff Farina dei Karate. A conclusione di un torrido ed intenso pomeriggio, la Casa del vento, portatori di un  mai troppo auspicato dialogo tra i popoli.


Si è concluso poi Cinewave con l'ultimo appuntamento dedicato alla fantascienza, con le proiezioni di"Il mostro della Laguna Nera" del '54  e " Radiazioni BX – Distruzione uomo" del '57, entrambi di  di Jack Arnold.


Oltre 30.000 persone hanno affollato il main stage dello stadio di Arezzo, obbligando a temporanea chiusura dei principali varchi di accesso alla città da parte delle autorità. E sono state ben ripagate da una serata splendida, partita con il grunge degli abruzzesi Noverorenere, e proseguita poi con il duo olandeze zZz, la band del chitarrista vietnamita N'Guyen Le. Il culmine della serata è stato nei tre set finali. La Bandabardò prima e i Marlene Kuntz dopo, amatissimi dal pubblico di Arezzo Wave, hanno regalato due set impeccabili per intensità e coinvolgimento nel ballo, nei canti, nelle emozioni. L'apoteosi però arriva con Skin. Qualche minuto prima, sulle note di "La canzone che scrivo per te" dei Marlene Kuntz, la cantante inglese aveva salutato la platea dando un assaggio di quello che sarebbe stata la sua presenza successiva. E la sua performance è stata magnifica. Adrenalina pura, con Skin che saltava da una parte all'altra del palco, scendeva fra il pubblico facendo sudare la sicurezza che a stento tratteneva il pubblico in visibilio oltre le transenne. Supportata da una band poderosa, ha presentato brani del suo ultimo cd "Fake Chemical State" ma anche la produzione passata degli Skunk Anansie, con cui si esibì giusto dieci anni fa, ancora sconosciuti in Italia. Ha concluso il set ringraziando Arezzo, l'Italia che sempre bene l'ha accolta, e lo straordinario pubblico che ha cantato come un'unica voce, guardato con gli stessi occhi questa sensibile ed energica cantante, capace di  scuotere i corpi e i cuori di migliaia di loro.


Ma la notte non è finita qui. In migliaia si sono riversati verso il Centro Affari, dove si è consumata la seconda notte di Elettrowave, con decine di e eventi che hanno animato le sale, fino all'alba.


 

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