14/3/2008 – L'Anticristo di Lars Von Trier e il sostegno al cinema sperimentale
Mentre il regista annuncia il rsuo ritorno con Antichrist, la sua Zentropa crea un fondo di sussidio alla sperimentazione
Il quotidiano inglese Telegraph pubblica un’intervista a Lars Von Trier e riporta la sua conferma ufficiale: tornerà a breve sul grande schermo con Antichrist, progetto annunciato fin dal 2006, thriller psicologico in chiave grottesca e horror, in cui è Satana ad aver creato il mondo, e non Dio come da tradizione cristiana. Il film potrebbe segnare il ritorno del regista alle atmosfere di Riget (The Kingdom), serie tv di culto. La distribuzione italiana sarà curata dalla Lucky Red e le riprese sono previste per questa estate in Spagna, in lingua inglese e con due soli protagonisti, volti ancora da selezionare, un uomo e una donna. Infatti, secondo la produttrice Meta Louise Foldager, il film si concentrerà su una delle tematiche preferite del regista: la crudeltà tra i sessi. Voci non confermate riportavano qualche tempo fa che Von Trier avesse richiesto l’aiuto, per completare la sceneggiatura di Antichrist, di Anders Thomas Jensen (regista – Le Mele di Adamo, e soprattutto sceneggiatore: Mifune – Dogma 3, Dopo il Matrimonio della Bier, e Brother, il prossimo film di Jim Sheridan), danese come i fondatori del Dogma 95 ma in precedenza criticato dallo stesso von Trier rispetto a una sua attitudine troppo “commerciale” e poco artistica. Dopo la partecipazione con Occupations al film collettivo To each his own cinema, la sceneggiatura e la produzione di una commedia parzialmente autobiografica, Erik Nietzsche: the Early Years, il regista danese starebbe lavorando anche a un progetto del 1991, Dimension, crime movie che osserva il Natale in diverse città europee nell’arco di 33 anni. Quanto alle voci su Wasington (storpiatura voluta del nome della città americana), terzo episodio che concluderebbe la storia di Dogville e Manderlay, Von Trier dichiara: “È mia intenzione terminare la trilogia ma non sarà il mio prossimo film finchè lo vivo come un dovere”. (m.p.)