Lo scorso 21 dicembre, nella cittadina dell’Oklahoma, uno studente della Stillwater Junior High, Willis Gibson di soli 13 anni è riuscito a superare il popolare gioco Nintendo degli anni ’80, Tetris. Creato da un ingegnere informatico sovietico, Tetris è un gioco semplice ma coinvolgente in cui i giocatori devono ruotare e manipolare blocchi cadenti di forme diverse per farli combaciare e creare linee solide all’interno di una scatola. Il giovane ragazzo è riuscito a raggiungere il livello 157 in soli 38 minuti, continuando a rompere file di mattoni ad una velocità altissima fino a causare il crash del videogioco. Durante quella che si può considerare una vittoria dell’uomo sulla macchina, si può notare che è in uno stato di shock: sembra andare in iperventilazione, sussulta dicendo “Oh mio Dio” più volte e si stringe le tempie. Dopo aver messo le mani a coppa sulla bocca nel tentativo di regolare il respiro, alla fine esclama: “Non riesco a sentire le mie dita”.

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Willis Gibson, noto anche come “Blue scuti” nel mondo dei videogiochi, ha raggiunto quello che i giocatori chiamano la “schermata di eliminazione”, un punto critico in cui il codice di Tetris si blocca, causando il crash del gioco. Per coloro che pensano che solo i punteggi più alti siano significativi, potrebbe non sembrare una grande conquista, ma rappresenta un obiettivo molto ambito nel mondo dei videogiochi perché molti possono ottenere record impressionanti ma pochi riescono a far “impallare” il sofwtare.

Willis Gibson ha ricevuto i complimenti dal CEO di Tetris, che ha definito il suo risultato un traguardo importante per i giocatori dato che Tetris era considerato a lungo un gioco imbattibile. “Congratulazioni a ‘Blue scuti’ per aver raggiunto questo straordinario risultato, un’impresa che sfida tutti i limiti preconcetti di questo leggendario gioco”, ha dichiarato Maya Rogers, CEO di Tetris, infatti in un comunicato. Questo evento ha una grande importanza per l’umanità, specialmente in un periodo in cui battere le macchine sembra quasi impossibile, ed incredibile che sia riuscito in questa impresa un ragazzino di soli 13 anni. Come riportato dal New York Times, “Non è mai stato fatto da un essere umano prima d’ora. Era fondamentalmente qualcosa che tutti pensavano fosse impossibile fino a un paio di anni fa”.

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