Animals in love è un documentario sugli animali, ma è anche un po' una storia d'amore, o meglio, la storia dell'amore che nasce e che lega individui appartenenti a specie diverse dalla nostra. Il regista, Laurent Charbonnier (che ha esordito nel 1998, filmando le sequenze con gli animali del film I ragazzi del Marais di Jean Becker, per poi collaborare alle riprese de Il popolo migratore e de Il grande nord), infatti non si accontenta di mostrare il mondo animale: egli vuole (di)mostrare che quel mondo non è poi così diverso dal nostro; che l'affetto e la tenerezza, così come i baci, le carezze, e gli abbracci, non sono un'esclusiva di noi esseri umani; che anche gli animali possono innamorarsi: un cervo ad esempio per piacere ad una femmina può arrivare a perdere il 30% del proprio peso corporeo, ma anche così non è detto che riesca a conquistarla: come nella seduzione fra esseri umani, i fattori in gioco sono talmente tanti che non è possibile prevederne il risultato.
Animals in Love è però anche uno spettacolare viaggio attraverso gli ecosistemi della Terra, commentato dalla voce di Cécile De France e accompagnato dalle musiche di Philip Glass (già autore di colonne sonore per opere del calibro di The Truman Show, The Hours e Secret Window).
Ma questo documentario è stata una grande avventura anche per tutti coloro che hanno partecipato alla sua produzione, la quale ha varcato i confini di sedici nazioni ed è durata due anni, di cui 500 giorni dedicati alle riprese. In questo modo si sono ottenute 80 ore di materiale filmato, nel quale comparivano ben 120 specie di animali diverse, ridotte ad 80 in fase di montaggio.