#ArenediRoma – Cinema America vs ANICA, arriva il provvedimento AGCM

Ecco il comunicato diramato ieri dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sulla vicenda delle arene gratuite

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L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha dichiarato in un comunicato del 9 luglio di aver

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deciso di imporre misure cautelari per impedire l’attuazione di un’intesa di boicottaggio tra l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali (ANICA), l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (ANEC) e l’Associazione regionale Lazio esercenti cinema (ANEC Lazio) nei confronti delle arene a titolo gratuito. I comportamenti di tali soggetti, come riscontrati, impediscono a dette arene di approvvigionarsi di film da programmare nelle manifestazioni estive dell’anno in corso.

In particolare la misura cautelare adottata dall’Autorità mira a impedire che si produca un danno grave e irreparabile per la concorrenza per effetto del quale al consumatore verrebbe sottratta – per il 2020 – la possibilità di fruire del servizio di intrattenimento e culturale oggetto del presente procedimento.

L’Autorità ha pertanto ritenuto necessario che le Associazioni ripristinino la piena libertà delle case di distribuzione e degli intermediari nella definizione della strategia di commercializzazione del prodotto cinematografico alle arene gratuite.

A tal fine, l’Autorità ha applicato l’articolo 14-bis della legge n. 287/90, disponendo che le Associazioni cessino immediatamente di dare attuazione all’intesa contestata nel procedimento avviato il 17 giugno u.s. (ancora in corso), come detto volta a ostacolare l’approvvigionamento dei film da parte di arene a titolo gratuito, intimando loro, al contempo, la revoca delle comunicazioni/indicazioni contenenti ogni forma di condizionamento e/o orientamento della strategia di commercializzazione del prodotto cinematografico, dandone adeguata comunicazione agli iscritti.

ANICA, ANEC e ANEC Lazio, entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento di adozione delle misure cautelari, devono inviare ciascuna per proprio conto una relazione dettagliata sull’attività svolta per ottemperare alla delibera odierna.

Il testo integrale del provvedimento è QUI. La vicenda è quella portata all’attenzione mediatica dai Ragazzi del Cinema America, che abbiamo seguito qui, qui e qui. Non si è fatta attendere la nota di ANICA in risposta:

ANICA renderà certamente noto ai distributori e agli associati in generale il provvedimento assunto oggi da AGCM, ferma restando la propria convinzione – che sarà ribadita nella fase di merito del procedimento dinanzi all’AGCM – circa l’ineccepibilità del proprio operato. L’ANICA, come noto, non può infatti dare direttive ai propri associati per fornire o negare contenuti alle sale cinematografiche o arene.

ANICA non può che confermare che le decisioni sulle licenze di proiezione dei film, da sempre, rientrano nella sfera di esclusiva competenza delle singole imprese di distribuzione. Null’altro è in suo potere e non ha mai boicottato le arene gratuite.

Certo ANICA non può oggi tacere sulla drammaticità della situazione dell’intero settore, in particolare per la sopravvivenza della distribuzione e dell’esercizio.

Porre sullo stesso piano la fornitura del prodotto alle arene a ingresso gratuito e quelle a pagamento potrebbe compromettere il funzionamento dell’intero mercato.

ANICA si riserva in ogni caso di adire le vie giurisdizionali a tutela dei propri diritti.

Commenta anche ANEC:

ANEC apprende con stupore e sconcerto dell’adozione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato di una misura cautelare per far cessare un’azione di boicottaggio delle associazioni di categoria degli esercenti e dei distributori nei confronti delle arene ad ingresso libero, asseritamente minacciandone la sopravvivenza. ANEC non ha mai concordato con altre associazioni di categoria azioni del genere, né ha notizia di linee guida di categoria del tipo ipotizzato dall’Autorità. ANEC ha dunque anche difficoltà a immaginare come eseguire una misura cautelare che le chiede di non fare quanto non ha mai fatto. ANEC prende atto della decisione cautelare e, salva ogni tutela, confida che nel corso del procedimento emerga l’assoluta legittimità della sua condotta. Nel frattempo, l’Associazione continuerà a concentrarsi su quella che oggi è la sua unica preoccupazione, le condizioni queste sì drammatiche nelle quali versa l’esercizio cinematografico, uno dei settori più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza covid-19, con ventimila posti di lavoro diretti e indiretti a rischio. Da oltre 4 mesi il lavoro incessante degli uffici nazionali e territoriali sono volti al sostegno documentale, alla promozione di misure governative e regionali atte alla salvaguardia di quel tessuto di realtà piccole e grandi diffuse sul territorio, con l’unico intento di consentire ad ognuno di poter ripartire il prima possibile. Questi sono i temi che ANEC ha sottoposto solo qualche giorno fa con un appello ai più alti livelli istituzionali con l’auspicio di un intervento che a questo punto diviene di assoluta e urgente necessità.

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