Box Office USA 24 giugno 2013

Monsters

Man of Steel ha abdicato subito nonostante un bottino complessivo da duecento milioni di dollari. Il primo posto è andato a Monsters University e la sua apertura da ottanta milioni è stata una delle migliori performance della storia della Pixar. Lo studio di Emeryville si è definitivamente ripreso dopo lo scivolone di Cars 2 e le incertezze di Brave. La sorpresa è stata World War Z di Marc Forster: l'horror apocalittico con Brad Pitt ha ribaltato i pronostici e ha debuttato con più di sessanta milioni.

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L'estate americana ha centrato un altro fine settimana memorabile e ha lanciato altri due titoli convincenti: il risultato complessivo ha fatto registrare il nono week-end più ricco di tutti i tempi. Man of Steel ha lasciato il primo posto dopo appena una settimana ma si è arreso a due avversari che si sono dimostrati più combattivi del previsto. Il debutto di Monsters University era molto atteso ma in pochi si sarebbero aspettati un exploit da ottanta milioni di dollari. La cifra è la seconda migliore apertura della storia della Pixar dopo i centodieci milioni Toy Story 3 del 2010 e si è garantita un finale da almeno duecentocinquanta milioni. Lo studio di Emeryville si è ristabilito definitivamente dopo lo scivolone di Cars 2 del 2011: le proporzioni del suo successo saranno chiare solo dopo l'imminente confronto con Despicable Me 2. Il film della Universal sbarcherà nell'appuntamento dell'Independence Day e la sfida con Monsters University si preannuncia incerta e appassionante: la concorrenza nel campo dell'animazione è sempre più accesa e la Pixar dovrà difendersi dall'attacco diretto di un contendente diverso dalla Dreamworks. L'affermazione meno prevedibile è arrivata da World War Z di Marc Forster. Il romanzo di Max Brooks è stato adattato da Damon Lindelof ma nemmeno il carisma di Brad Pitt sembrava poterlo riscattare da una difficile competizione con Superman: l'esordio è volato subito sopra ai sessanta milioni e ha battuto a sorpresa Man of Steel. La previsione finale indica un bottino superiore ai centocinquanta milioni: la cifra non coprirebbe il budget ma alleggerisce le responsabilità della quota worldwide: il suo profitto è garantito oltre le complicazioni di un calendario molto affollato. Il paradosso di questa inaspettata impennata delle entrate ha penalizzato proprio il superhero-movie della Warner: il film ha superato con agilità anche la barriera dei duecento milioni ma è scivolato al terzo posto senza resistere all'urto delle nuove distribuzioni. La nuova versione dell'eroe della DC Comics ha molti motivi per consolarsi: il reboot di Zack Snyder ha cancellato il pessimo ricordo di Superman Returns di Bryan Singer e viaggia a vele spiegate verso il primo traguardo del mezzo miliardo su scala mondiale. Iron Man 3 può andare in pensione con relativa tranquillità: i quattrocento milioni americani hanno messo al sicuro il suo primato interno e il miliardo e duecento milioni globali sono irraggiungibili. Now You See Me non ha mollato la presa e l'obbiettivo dei cento milioni è solo una questione di tempo: la partnership tra la LionsGate e la Summit Entertainment è iniziata con un successo.

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