Man of Steel ha abdicato subito nonostante un bottino complessivo da duecento milioni di dollari. Il primo posto è andato a Monsters University e la sua apertura da ottanta milioni è stata una delle migliori performance della storia della Pixar. Lo studio di Emeryville si è definitivamente ripreso dopo lo scivolone di Cars 2 e le incertezze di Brave. La sorpresa è stata World War Z di Marc Forster: l'horror apocalittico con Brad Pitt ha ribaltato i pronostici e ha debuttato con più di sessanta milioni.
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L'estate americana ha centrato un altro fine settimana memorabile e ha lanciato altri due titoli convincenti: il risultato complessivo ha fatto registrare il nono
week-end più ricco di tutti i tempi.
Man of Steel ha lasciato il primo posto dopo appena una settimana ma si è arreso a due avversari che si sono dimostrati più combattivi del previsto. Il debutto di
Monsters University era molto atteso ma in pochi si sarebbero aspettati un
exploit da ottanta milioni di dollari. La cifra è la seconda migliore apertura della storia della Pixar dopo i centodieci milioni
Toy Story 3 del 2010 e si è garantita un finale da almeno duecentocinquanta milioni. Lo studio di Emeryville si è ristabilito definitivamente dopo lo scivolone di
Cars 2 del 2011: le proporzioni del suo successo saranno chiare solo dopo l'imminente confronto con
Despicable Me 2. Il film della Universal sbarcherà nell'appuntamento dell'Independence Day e la sfida con
Monsters University si preannuncia incerta e appassionante: la concorrenza nel campo dell'animazione è sempre più accesa e la Pixar dovrà difendersi dall'attacco diretto di un contendente diverso dalla Dreamworks. L'affermazione meno prevedibile è arrivata da
World War Z di Marc Forster. Il romanzo di Max Brooks è stato adattato da Damon Lindelof ma nemmeno il carisma di Brad Pitt sembrava poterlo riscattare da una difficile competizione con Superman: l'esordio è volato subito sopra ai sessanta milioni e ha battuto a sorpresa
Man of Steel. La previsione finale indica un bottino superiore ai centocinquanta milioni: la cifra non coprirebbe il budget ma alleggerisce le responsabilità della quota
worldwide: il suo profitto è garantito oltre le complicazioni di un calendario molto affollato. Il paradosso di questa inaspettata impennata delle entrate ha penalizzato proprio il
superhero-movie della Warner: il film ha superato con agilità anche la barriera dei duecento milioni ma è scivolato al terzo posto senza resistere all'urto delle nuove distribuzioni. La nuova versione dell'eroe della DC Comics ha molti motivi per consolarsi: il
reboot di Zack Snyder ha cancellato il pessimo ricordo di
Superman Returns di Bryan Singer e viaggia a vele spiegate verso il primo traguardo del mezzo miliardo su scala mondiale.
Iron Man 3 può andare in pensione con relativa tranquillità: i quattrocento milioni americani hanno messo al sicuro il suo primato interno e il miliardo e duecento milioni globali sono irraggiungibili.
Now You See Me non ha mollato la presa e l'obbiettivo dei cento milioni è solo una questione di tempo: la partnership tra la LionsGate e la Summit Entertainment è iniziata con un successo.
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