Commedia leggera, senza troppe pretese, il film di Marc Lawrence (già sceneggiatore di Piovuta dal cielo e Miss Detective) segue la traccia e il percorso che erano già stati ampliamente collaudati nel cinema hollywoodiano. Una lunga tradizione della commedia sentimentale che con modalità e obbiettivi diversi avevano segnato alcuni dei momenti più felici del cinema stelle e strisce. Un genere caratterizzato dalla presenza scenica e dalla riflessione sui valori e sullo scontro tra i sessi che molte coppie famose hanno attuato e reso memorabili alcune scene: da Cary Grant-Irene Dunne, passando da Spencer Tracy-Katherine Hepburn, e arrivando fino a Richard Gere-Julia Roberts e Tom Hanks-Meg Ryan. In Due settimane per innamorarsi – Two Weeks Notice, Lawrence compie la rituale rielaborazione delle tecniche dell'innamoramento, del progressivo avvicinamento tramite l'allontanamento, delle continue schermaglie e della lotta fra il gentil sesso e quello forte, ma riprende il materiale senza trasformarlo in un qualcosa di originale; non si lascia coinvolgere più di tanto e gli stessi personaggi rimangono in sospeso, intrappolati in una dimensione senza che possano veramente esprimere se stessi nè tantomeno la loro storia d'amore. Il film rimane freddo, senza calore, le emozioni dei personaggi rimangono congelate e i personaggi interpretano il proprio ruolo senza che vi siano particolari sorprese. E naturalmente tutto rimane scontato, dall'inevitabile sviluppo narrativo e dall'altrettanto inevitabile lieto fine.  Hugh Grant nel ruolo del miliardario George Wade si presenta come l'immagine del grande capitalista, completamento immerso nel suo lavoro e in superficiali relazioni sentimentali, anima nera di un mondo ormai globalizzato. Mentre Sandra Bullock, tra l'altro produttrice a pieno titolo del film, interpreta Lucy Kelson, avvocato attenta ai valori sociali. L'incontro tra i due non poteva che modificare il loro rapporto tutto a vantaggio della donna che rivela all'uomo le sue qualità professionali e umane. Ed è nella rilettura della trasformazione di Lucy, da brutto anatroccolo e avvocato delle cause perdute a donna completa e di successo, che il film propone la contrapposizione e lo scontro nell'ennesima guerra dei sessi. Tuttavia il film si fa portavoce di un mondo, dominato dal potere e dalla ricchezza, (non solo nella rappresentazione del personaggio di Hugh Grant, ma soprattutto nella sua conclusione) in una dimensione "politically correct" che non convince: troppi dubbi, troppe ingenuità, mancanza di un vero sacrificio, personaggi troppo poco illuminati. Due settimane per innamorarsi sembra illuminarsi soltanto in alcune scene che evidenziano la natura comica di Sandra Bullock (che domina nel rapporto con Hugh Grant, in termini di visibilità, di profondità e di sincerità), come l'attacco di diarrea della donna durante un ingorgo, oppure quando ubriaca gli confessa le sue capacità amatorie, o ancora quando nel bagno degli uomini vengono i due vengono trovati in una situazione a dir poco imbarazzante, ma non basta per rendere la pellicola pienamente degna dei suoi più illustri predecessori.

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Titolo originale: Two Weeks Notice
Regia: Marc Lawrence
Sceneggiatura: Marc Lawrence
Fotografia: Laszlo Kovacs
Montaggio: Susan E. Morse
Musica: John Powell
Scenografia: Peter S. Larkin
Costumi: Gary Jones
Interpreti: Hugh Grant (George Wade), Sandra Bullock (Lucy Kelson), Alicia Witt (June carter), Dana Ivey (Ruth Kelson), Robert Klein (Larry Kelson), Heather Burns (Meryl Brooks), David Haig (Howard Wade), Dorian Missick (Tony), Jonathan Dokuchitz (Tom), Veanne Cox (Melanie Corman), Janine LaManna (Elaine Cominski), Iraida Polanco (Rosario), Charlotte Maier (Helen Wade), Katheryn Winnick (Tiffany), Jason Antoon (Norman)
Produzione: Sandra Bullock per Fortis Films/Castle Rock Entertainment/NPV Entertainment/Village Roadshow Productions
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Durata: 100'
Origine: Usa, 2002

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