DVD – "La Traviata a Paris", di Giuseppe Patroni Griffi

La distanza imbonitrice del mezzo televisivo cede il passo ad una concezione dello spettacolo di massa che finalmente ridona all'Opera, senza rinunciare alla complessità del suo linguaggio, la possibilità di essere un'esperienza allargata e popolare. Un ottimo dvd dalla 01 Distribution

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Titolo originale: id.

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Anno: 2000


Durata: 125'


Distribuzione: 01 Distribution


Genere: opera


Cast: Eteri Gvazava; José Cura; Ronaldo Panerai; Rafhaelle Farman; Nicolas Rivenq; Alain Gabriel; Magali Léger; Giorgio Gatti


Regia: Giuseppe Patroni Griffi


Formato DVD/Video: 1.85:1 widescreen anamorfico


Audio: DTS 5.1; Dolby Digital 5.1, Dolby sorround 2.0


Sottotitoli: italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, finlandese, greco


Extra: Making of La Traviata a Paris; promo; spot; outtakes; introduzione di Philip Gosset a Verdi e La Traviata; cast artistico e tecnico; note di produzione; location storiche; libretto di 44 pagine

IL FILM


La Traviata, opera modellata su La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio, caratterizzata all'epoca da una prorompente novità per la tanto inusuale quanto ardita ambientazione in un presente reale, per la scelta di un soggetto borghese e per la costruzione di una partitura musicale che diventa voce della "commozione intima" dei personaggi, è il terzo capitolo, dopo Rigoletto e Trovatore, della cosiddetta trilogia popolare. Semplificando la fitta struttura di relazioni sociali descritta nel testo di Dumas ed abbandonando le convenzioni proprie della forma operistica dell'epoca, Verdi concepisce la storia di Violetta come un dramma dominato da un'intimità da teatro da camera, tutto concentrato sulla protagonista, donna di dubbia moralità persa nella scintillante ed effimera società parigina, purificata dall'amore per poi esser costretta a rinunciare all'amato a causa dell'ipocrisia della moralità borghese e infine, consumata irrimediabilmente dalla tisi in una dolorosa solitudine, riconosciuta ed accettata sulla soglia della morte da quella società che l'aveva costretta al sacrificio. Nell'atto di radicale innovazione compiuto con La Traviata a Paris, una delle più complesse produzioni mai realizzate, diretta da Giuseppe Patroni Griffi, prodotta ed ideata da Andrea Andermann, con Zubin Mehta come direttore d'orchestra e trasmessa in diretta televisiva in 125 paesi, viene annullata quella «comunione d'un pubblico con uno spettacolo vivente» per rendere possibile l'impresa in cui il teatro continua a fallire da oltre due millenni: «tradurre in concreta realtà il sogno». La distanza imbonitrice e corrotta del mezzo televisivo cede il passo, nella sua fruizione allargata, ad una concezione dello spettacolo di massa che finalmente ridona all'Opera, senza rinunciare alla complessità del suo linguaggio, la possibilità di essere un'esperienza non più soltanto elitaria, conservando e sottolineando l'a-temporalità del sentire della Violetta verdiana. La scelta e la sfida di collocare l'azione oltre i confini stilizzati ed immobili della costruzione scenografica teatrale, calandola in un contesto reale, i quattro scenari parigini costituiti dall'Hotel Boisgelin, dall'Hameau de la Reine a Versailles, dal Petit Palais e dall'Ile St. Louis, sottolinea la magia dell'intreccio melodrammatico, portando sul "palcoscenico" quella Parigi maestosa, romantica, segreta e contraddittoria che aveva visto l'ascesa e la caduta di Alphonsine Duplessis, il doppio reale di Violetta. In una complessa costruzione scenica, riscaldata dalla splendida fotografia di Vittorio Storaro, lo sguardo della macchina da presa, che costantemente volteggia in movimenti sinuosi attorno ai protagonisti, diviene anch'esso strumento che si accorda all'intimità della partitura musicale de La Traviata, rendendo quasi tangibile il percorso emotivo di Violetta, sottolineando il conflitto tra la libertà, anche nel dolore, del sentimento sinceramente vissuto e l'effimera superficialità della morale borghese, condannata allo smarrimento del soggetto all'interno di una vuota ipocrisia collettiva.

IL DVD


Curata dalla 01 Distribution, la collector's edition de La Traviata a Paris è un prodotto di ottima fattura. L'alta qualità del video, con colori brillanti e una perfetta nitidezza dell'immagine, nulla fa perdere della complessa e densa fotografia ideata da Vittorio Storaro. Ottimo l'audio, perfettamente distribuito nelle differenti uscite, disponibile nella maestosa traccia in DTS 5.1, in Dolby Digital 5.1 ed Dolby sorround 2.0. I sottotitoli sono disponibili in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, svedese, finlandese e greco ed il film è diviso in 28 scene. Ricchissima è la sezione dei contenuti speciali. Il lungo Making of, realizzato da Henri Poulain, è un'interessante esplorazione, compiuta attraverso le immagini girate "dietro le quinte", de La Traviata a Paris, in cui Andrea Andermann parla di quello che è stato il suo approccio al progetto e della sua visione del mezzo televisivo; Zubin Mehta descrive l'enorme difficoltà e la stimolante sfida costituita dall'aver dovuto dirigere un'opera in cui l'orchestra era collocata a diversi chilometri di distanza dal luogo dove si esibivano i cantanti, Vittorio Storaro ricorda l'approccio al lavoro di Patroni Griffi e spiega come i movimenti di macchina fossero stati determinati dalla musica di Verdi, Garrett Brown, l'inventore della steadycam, racconta come l'esperienza di La Traviata a Paris sia stata dopo 27 anni di lavoro una sorta di rinascita professionale, Eteri Gvazava, l'interprete di Violetta Valery, parla del suo approccio al ruolo, José Cura, la voce di Alfredo Germont, descrive la carica innovativa de La Traviata a Paris, infine Rolando Panerai, l'interprete di Giorgio Germont, parla della sua esibizione, effettuata davanti alla macchina da presa e non più in presenza di un pubblico. Oltre ad un promo e a 4 spot, gli extra contengono gli Outtakes, un montaggio di momenti divertenti catturati dietro le quinte, e un'intervista (contenuta anche nel libretto allegato al dvd) a Philip Gosset, professore all'Università di Chicago, il quale ripercorre la storia de La Traviata. A concludere la sezione dei contenuti speciali sono i contributi testuali in inglese (tradotti in italiano nel libretto), costituiti da una nota di produzione scritta da Andrea Andermann, dalla descrizione dei luoghi scelti per rappresentare l'opera di Verdi e dalla lista del cast artistico e tecnico. Il libretto allegato al dvd, composto da 44 pagine ed arricchito dalle fotografie di Vittorio Storaro, si apre con la riflessione di Dominique Fernandez su La Traviata a Paris come una sfida per l'avvenire; Andrea Andermann, in Una contemporaneità atemporale. Il film in diretta descrive l'opera verdiana coniugata al mezzo televisivo; oltre alla trama, grande spazio viene dato all'interessante descrizione storica dei quattro luoghi dove si svolge l'azione de La Traviata a Paris; è presente un breve profilo di Eteri Gvazava, José Cura, Ronaldo Panerai, Zubin Mehta, Giuseppe Patroni Griffi, Vittorio Storaro e Andrea Andermann; sempre nel libretto sono contenute un'intervista ad Andrea Andermann, la descrizione del Making of realizzato da Henry Poulain e una riflessione di Alain Duault sull'esperienza di Tosca nei luoghi e nelle ore della Tosca e de La Traviata a Paris.

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