DVD – "Le gai savoir" di Jean-Luc Godard

Le gai savoirUn’operaia cacciata dagli stabilimenti della Citröen e uno studente colpito al petto da un proiettile e salvato da una copia dei Cahiers infilata nella giacca disquisiscono del mondo per tre anni, ogni sera, nel prospetto vuoto, dimenticato dal tempo e assorbito dallo spazio, di un universo astratto e insieme lucido e consistente come quello della coscienza. Le gai savoir si imprime nella memoria come un piccolo gioiello di pensiero autoriale, distribuito dalla Ripley’s Home Video come già era avvenuto per altri lavori della Nouvelle Vague

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Le gai savoirTitolo originale: Le gai savoir
Anno:
1969
Durata:
88’
Distribuzione:
Ripley’s Home Video
Genere:
Sociologico
Cast:
Jean-Pierre Léaud, Juliet Berto
Regia:
Jean-Luc Godard
Formato DVD/video:
1,33:1 – 4/3
Audio:
francese mono
Sottotitoli:
italiano
Extra:
Dans le noir du temps

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IL FILM
Da un fondo di materia nera, emergono due figure, illuminate caravaggescamente da una fonte invisibile e trasversale. Due amanti si incontrano nello studio televisivo spoglio, che si anima progressivamente con i suoni, le immagini e i pensieri dell’inconscio sociale, privato e collettivo. Le gai savoirLei, Patrice, è la nipote del leader Lumumba. Lui, Émile, è il pronipote di Rousseau. Un’operaia cacciata dagli stabilimenti della Citröen e uno studente colpito al petto da un proiettile e salvato da una copia dei Cahiers infilata nella giacca disquisiscono del mondo per tre anni, ogni sera, nel prospetto vuoto, dimenticato dal tempo e assorbito dallo spazio, di un universo astratto e insieme lucido e consistente come quello della coscienza. Eternamente presenti a loro stessi e a quanto germoglia nelle loro anime, i due innamorati oltrepassano ogni confine convenzionalmente conosciuto per affondare all’interno di un panorama di luci e ombre, suoni, rumori, voci, parole, scritte, pensieri, colori e contorni per sfrondare un terreno insolito e cercare di capire e capirsi riflettendo sulle tematiche più disparate, all’interno dello scarto ancestrale che esiste tra la vita e la morte. Politica, cinema, cultura, desideri e sogni si riversano su una lavagna vuota che è anche la dimensione più interna e personale di ognuno, un ricettore estremamente sensibile che capta segnali e li converte in significati e significanti. In linea con un’intera poetica anticonformista, Le gai savoir segna un importante punto di svolta nella carriera del maestro francese Jean-Luc Godard, dando avvio al periodo del cinema militante. Capitalismo, ideologia borghese, società e sesso risuonano in una pozza nera riaffiorando come esplosioni di materia pulsante. Le gai savoirAncora una volta Godard sfronda ogni etichetta, ogni comune logomorfismo per de-costruire la realtà fino a rivelarne l’essenza attraverso un senso nuovo che riesca a infondere quell’aere primario a molti sconosciuto, fissandolo eternamente in quell’infinito moto che è l’impulso interno e vitale del cosmo. Intenzionalmente provocatoria e dissacrante, la pellicola fu accolta ambiguamente da critica e pubblico, commissionata dalla O.R.T.F. francese per finire vittima della censura privata della distribuzione in sala. La dissoluzione di quanto è socialmente accettato si riflette in una commistione di materiali che astratti dal comune senso affidatogli dalla convenzione si rivestono di nuovo valore, non esente dalla riflessione autocritica e demistificatoria. Assenza e presenza si rimestano in questo contenitore senza pareti per rimbalzare sullo schermo percettivo ed emozionale dello spettatore e, segnato dalla differenza infusa dal tocco dell’arte, nulla si prospetta come prima, ma finisce per acquisire la novità assoluta dell’immediato scatto che congela e dà vita eterna divenendo altro da sé.

IL DVD
Dans le noir du tempsLe gai savoir si imprime nella memoria come un piccolo gioiello di pensiero autoriale, distribuito dalla Ripley’s Home Video come già era avvenuto per altri lavori della Nouvelle Vague. Il dvd offre un’ottima versione originale sottotitolata in italiano nel pieno rispetto delle intenzioni registiche. Importante, infatti, il mantenimento della lingua madre per una corretta visione che restituisca appieno il valore dell’opera, evitando il possibile inciampo nell’interpretazione erronea. La sezione degli extra è poi corredata dall’interessante corto dello stesso Godard Dans le noir du temps, originariamente parte del film collettivo Ten minutes older: The cello, che propone l’interpretazione del tempo di otto registi nell’arco di dieci minuti ciascuno. Infine, all’interno della confezione si propone un booklet curato da Roberto Turigliatto con l’apporto del giudizio pastorale del Centro Cattolico Cinematografico Italiano che offre uno sguardo d’insieme all’opera visionaria, sperimentale e critica dell’autore.

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