DVD – "L'ultimo cinema del mondo", di Alejandro Agresti

In dvd per Surf Video questa piccola elegia in onore della natura, dell'uomo e del cinema. Agresti si ferma a contemplare albe e tramonti senza stucchevolezze, accarezza empaticamente i suoi personaggi senza sconfinare negli intellettualismi del cinema d'autore. Un dvd soddisfacente per qualità, non particolarmente brillante per contenuti speciali

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Titolo originale: El viento se llevò lo que

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Anno: 1998


Durata: 91'


Distribuzione: Surf Video


Genere: commedia


Cast: Véra Fogwill, Fabiàn Vena, Ulises Dumont, Jean Rochefort, Angela Molina, Sergio Pòves


Regia: Alejandro Agresti


Formato DVD/video: 1.66:1 16/9


Audio: italiano 2.0


Sottotitoli: italiano per non udenti


Extra: trailer, photogallery, biofilmografia del regista


 

IL FILM


Il cinema, ultima speranza per l'umanità, baluardo estremo a difesa della sanità mentale della specie, antibiotico contro i batteri dell'omologazione. L'ultimo cinema del mondo è un atollo corallino, l'Amazzonia, l'Isola di Pasqua, un luogo insomma incontaminato, privo dei germi venefici che si annidano tra le pliche della civiltà mediatica. E' Rio Pico, un gruppo di casette battuto dai venti che, in Patagonia, spirano incessantemente e portano tutto via con loro. Un paesotto in cui l'unico svago è un cinema che propone film di vario genere, ma tutti accomunati dall'imperizia con cui, faticosamente, le pellicole giungono dalla città e vengono proiettate. E come sconclusionate sono le storie che scorrono sullo schermo, quando la successione con cui le varie pizze vengono mostrate è casuale, altrettanto stravaganti e bizzarre sono le figure che si aggirano per le stradine polverose: a partire da Soledad (Vera Fogwill), l'ultima arrivata, una giovane cittadina stanca della routine metropolitana, passando per il "critico" cinematografico Pedro (Fabiàn Vena), per la titolare dell'unica pensione del paese (Angela Molina), fino ad arrivare al famoso attore Edgard Wexley (Jean Rochefort), star di tanti film proiettati a Rio Pico, attirato in quella landa sperduta dalla mole di ammiratori e dalle loro osannanti lettere.


Una piccola elegia in onore della natura, dell'uomo e del cinema, unica forma espressiva che sappia mostrare contemporaneamente grandezza e debolezza dell'essere umano. Agresti si ferma a contemplare albe e tramonti senza stucchevolezze, accarezza empaticamente i suoi personaggi condividendone delicatamente gioie e tribolazioni, ma non sconfina negli intellettualismi del cinema d'autore. Neanche nella splendida sequenza in cui Antonio (Ulises Dumont), strambo inventore di teorie scientifiche e sociologiche, narra del suo viaggio a Buenos Aires, in cui invece di trovare acquirenti per la propria scoperta ("tutti gli esseri umani sono uguali") incontra gli aguzzini del dittatore Videla, all'indomani del colpo di stato del 1976. E neanche quando racconta l'arrivo di un orrido ripetitore di segnale radiotelevisivo, che per Rio Pico ha lo stesso effetto che ebbe, per le civiltà precolombiane, lo sbarco dei Conquistadores.


 

IL DVD


Surf Video presenta un'edizione soddisfacente per qualità, non particolarmente brillante per contenuti speciali. Tralasciando gli aspetti tecnici relativi alla parte visiva, commisurati alla breve vita del master originale, spicca negativamente l'assenza dell'audio in lingua originale, che avrebbe reso in maniera ancora più profonda lo straniamento delle singolarità dei protagonisti; in particolare del personaggio interpretato dall'augusto Jean Rochefort, alle prese con un attore incamminatosi da tempo sul viale del tramonto. L'audio italiano, in Dolby Digital 2.0, risulta invece correttamente separato ed offre una buona profondità acustica.


Il reparto "extra" non è molto fornito. Sufficiente la biofilmografia di Alejandro Agresti, presentata però con un aspetto grafico inadeguato al supporto digitale; intonata allo stile del film, invece, la galleria fotografica, composta purtroppo da sole 10 immagini. Il trailer, in italiano, completa l'offerta del disco.


 

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