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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
DVD – "Ragazze da marito", di Eduardo De Filippo
Eduardo e l'arte della commedia anche al cinema: arte nel far fare esperienza della realtà. Anche se il teatro è il suo mondo, ci si sente comunque invischiati in un liquido amniotico fatto di storie crepuscolari e di comicità che prima ancora d'una scelta stilistica è l'essenza di una maschera. Distribuito dalla Ripley's Home Video.
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REGIA: Eduardo De Filippo
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SCENEGGIATURA: Eduardo De Filippo, Age, Scarpelli
PRODUZIONE: Sony Pictures Home Entertainment
INTERPRETI: Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo, Titina De Filippo, Carlo Croccolo, Delia Scala
MUSICHE: Nino Rota
DURATA:
ORIGINE: Italia, 1952
DISTRIBUZIONE: Ripley's Home Video
FORMATO VIDEO: Full Screen
AUDIO: Dolby digital 1.0 mono
SOTTOTITOLI: italiano per non udenti
EXTRA: ciak, trailer originale, trailer spagnolo, galleria fotografica, intervista a Carlo Croccolo, cinegiornale "Di nuovo insieme"
FILM
Oreste Mazzillo (Eduardo) è impiegato da venticinque anni, stimato dai superiori e affettuosamente disprezzato dalla moglie (Titina) per la sua cattiva abilità nel fare affari. Messo di fronte alla necessità di accasare le tre figlie, tutte in età da matrimonio, pur di mandarle in vacanza a Capri per cercare buoni partiti, si affida ai consigli di un truffatore, Giacomino (Peppino), per compiere prima investimenti sbagliati e poi atti di vera e propria illegalità. Ma i piani suoi e della moglie si rivelano mal fondati: la prima figlia resterà incinta di un uomo già sposato, la seconda farà un matrimonio ricco e infelice con un imprenditore milanese, solo la terza seguirà l'amore per un giovane sincero ma con scarse risorse economiche. Al povero Oreste, che dopo l'ultimo imbroglio ha perso pure il posto, non resterà che riflettere con la moglie sulla vacuità delle loro aspirazioni e sugli errori commessi. Ambientato nella Roma post bellica e alle porte del "boom economico", il lavoro ministeriale, una volta manna dal cielo, non è più sufficiente per poter fare il salto di qualità e dare sfoggio di un tenore di vita al di sopra della media. Eduardo, attore, autore, poeta, quando se messo a fare cinema, soprattutto per esigenze "alimentari", lo ha fatto sempre senza mai affrontare direttamente i problemi più gravi della società italiana, rappresentandoli nella loro crudezza, ma mostrando di non dimenticarli, pur restando all'interno d'una galassia teatrale tradizionalmente lontanissima dall'attenzione alla politica. A volte mostra di non dimenticarli proprio quando apparentemente se ne allontana o si ritrae. Eduardo è il maestro dell'arte della commedia, anche al cinema: è l'arte nel far fare esperienza della realtà. Esattamente l'opposto della Commedia dell'arte. Il modo in cui le contraddizioni e le piaghe sociali compaiono anche in Ragazze da Marito è, tutto sommato, un modo edulcorato e generico e soprattutto paiono generici e vagamente moralistici i messaggi che Eduardo invia agli spettatori: tanto vero (forse) quanto lo è anche per un certo Charlie Chaplin, in fondo. "Sotto il gelo delle mie abitudini creative" potrebbe essere il titolo di un'autobiografia, che accompagni Eduardo attraverso le tappe d'una carriera sempre altalenante tra la farsa e il dramma. Quelle tirate moralistiche e benpensanti, certe buone e ovvie morali della favola saranno dette con un sorriso sardonico e gelato sotto i baffi, o ad occhi umidi e cuore in mano? La specialità di "spaesato", che nel suo teatro è così dominante (vedi, tra le altre opere, Natale in casa Cupiello, Questi Fantasmi, Napoli Milionaria), si ripresenta forte in questo film, dove Oreste Mazzillo, da sempre abituato a "centrare" perfettamente il suo timbro sulle pratiche fiscali, un giorno comincia a "sbavare", perdendo quella apparente quanto irreale percezione di controllo sulla realtà. Anche se il teatro è il padre-padrone di Eduardo, anche se quelle sue stesse battute al cinema lasciano spesso imperturbabili, ci si sente comunque invischiati in un liquido amniotico fatto di storie crepuscolari e di comicità che prima ancora d'una scelta stilistica è l'essenza di una maschera. Sul grande schermo Eduardo non può e non vuole far ridere o piangere a tutti i costi: deve (in)trattenere attraverso quel delicato neorealismo teatrale.
DVD
Prima di dare qualche informazione tecnica sul DVD, sarebbe interessante ricordare che questo film, scritto da Eduardo con la collaborazione di Age e Scarpelli, ebbe diversi problemi alla sua uscita con
Tra gli extra almeno due interessanti documenti: l'intervista a Carlo Croccolo, una delle più famose "spalle" del cinema italiano, memorabile anche in compagnia di Totò (Signore si nasce, Lascia o raddoppia), e il cinegiornale dell'epoca dedicato al nuovo e rinnovato "incontro" dei fratelli De Filippo, dopo le esperienze teatrali e qualche incomprensione di troppo. Nell'intervista Carlo Croccolo racconta come sia riuscito a entrare nelle grazie dei grandi attori napoletani pur non appartenendo a nessuna famiglia importante e non essendo figlio d'arte. Oltre Eduardo, Croccolo ringrazia soprattutto Totò che da subito lo ha accolto sotto la sua ala.
Il lavoro della Ripley, impeccabile, è da apprezzare per la pulizia di immagine raggiunta e soprattutto per il lavoro fatto sull'audio e sulla colonna sonora di Nino Rota. Pregevole cura anche nella confezione del prodotto, dalla fascetta di copertina alla sinossi riportata sul retro della custodia.
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