È morto Alfredo Castelli

Personalità di riferimento nel mondo del fumetto, sceneggiatore e animatore dal grande estro. Ci lascia all’età di 76 anni

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Se ne è andato oggi Alfredo Castelli, all’età di 76 anni. Se ne è andato lasciando un grande vuoto nel mondo del fumetto, per anni terreno fertile per la sua creatività. Lui, milanese classe 1947, appassionato di giornaletti fin dall’infanzia e capace di esordire sulle pagine di Diabolik (a soli 18 anni) con Scheletrino, una serie all’insegna dello humor già pregna di quella narrazione meta e dell’ironia che avrebbero costellato le sue opere da quel momento in poi.

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Di lui si ricordano le storie Piccola Eva, Pedrito el Drito e Rocky Rider, realizzate per la Casa Editrice Universo; e a lui vanno ricondotti personaggi come Martin Mystère e i racconti Cucciolo e Tiramolla, per Edizioni Alpe – nonchè diversi prodotti televisivi paralleli alla sua attività di animatore e sceneggiatore, come alcuni spot di Carosello e Cappuccetto a Pois.

Uomo dal grande estro e dalla spiccata inventiva, Castelli fondò Comics Club 104 nel 1966 e, nel tentativo di ricostruire la cronologia degli autori di Topolino – nell’ambito di una serie di ricerche condotte in compagnia del socio Paolo Sala – arrivò perfino ad inventare Al Lewin, fantomatico disegnatore e insieme clamorosa fake news.

Ricordiamo la rivista “Tilt”, del 1968 e durata appena due numeri, il “Corriere dei Ragazzi” di cui divenne redattore nel ’72 (dando ad esempio vita a Gli Aristocratici, famosa serie basata su un gruppo di ladri gentlemen, e al demenziale L’Omino Bufo), la collaborazione con “Il Giornalino” (Gli Astrostoppisti) e la rivista “Supergulp”. Fino al decisivo sodalizio con Sergio Bonelli Editore, destinato a perdurare per quasi 50 anni e a generare, tra le altre cose, diversi racconti di Mister No.

Un autore imprescindibile nel suo campo e particolarmente eclettico, in grado di creare  la serie Martin Mystère nel 1982 e, in anni più recenti, dimostrare anche le proprie capacità di storico del fumetto, firmando Eccoci ancora qui (2006) e Fumettisti d’invenzione! (2010). Un artista a tutto tondo che ha di fatto segnato un’epoca ridisegnandone – e animandone – i confini.

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