È morto Ken Kelsch

Dai primi passi nel mondo della fotografia alle collaborazioni con il regista Abel Ferrara. Ricordiamo il direttore della fotografia scomparso lo scorso 12 dicembre.

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Il 12 dicembre è venuto a mancare Ken Kelsh, direttore della fotografia che è stato stretto collaboratore di Abel Ferrara. Nato a Brooklyn, Ken Kelsch si arruola in giovane età nell’esercito americano, per combattere in Vietnam, ma dopo un anno di servizio lascia il suo posto da primo tenente per laurearsi alla “New York University “in Film e TV. “Mio padre mi aveva insegnato a fare cose in bianco e nero, a stampare a contatto. E avevo la mia camera oscura quando avevo 12 anni.” Afferma Ken Kelsch, che ci spiega come la sua passione per il cinema e la fotografia fu incoraggiata da suo padre quando era ancora un bambino.

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Dal 1978, dopo aver girato le riprese di The Driller Killer di Abel Ferrara, la sua carriera è decollata. Il primo incontro tra i due è avvenuto subito dopo la laurea di Kelsch, “ho finito la New York University nel 1977. Abel ha chiamato la scuola di specializzazione della New York University e chiese chi fosse il miglior DP. Mi hanno consigliato. Sono andato lì, abbiamo fumato dell’erba messicana a buon mercato: quello era il mio colloquio di lavoro.”

La fiducia che il regista ripose in lui gli ha permesso di raggiungere il successo, così da contare nella sua carriera più di 30 lungometraggi, spot pubblicitari e diverse ore di programmi televisivi. Dopo il primo film in collaborazione con Abel Ferrara, c’è stato un litigio che ha messo fine al loro rapporto. hanno collaboratto a quelli che vengono considerati alcuni dei dei film migliori del regista come Il cattivo tenente, Occhi di serpente, The Addiction, Fratelli e Il nostro Natale.

Quando Kelsch e Ferrara si sono incontrati a New York, dove è stata abbozzata la stesura de Il cattivo tenente e, dopo aver incontrato l’attore Harvey Keitel, hanno girato il film in venti giorni. La premessa del film decisa a priori, è stata quella di scrivere un film che sarebbe stato come un documentario, ripreso con oggettività e con un’adeguata distanza. “La fotocamera sarebbe l’osservatore imparziale. Sarebbe restato in primo piano e lo avrebbe seguito ovunque.” Di grande impatto stilistico fu anche The Addition, un horror del 1995 tanto amato da Kelsch, il quale racconta di come questo film sia stato realizzato nonostante la totale mancanza di fondi. Il direttore della fotografia ha riunito la troupe e ha girato la pellicola in bianco e nero, soluzione perfetta per un artista che si definisce minimalista e orientato alla sperimentazione; “scattare in bianco e nero come DP è fantastico. Ottieni nuove sfumature di grigio. Sei in un ambiente completamente diverso. È tutto astratto”.

LA NOSTRA TOP 5

The Driller Killer, 1979, Abel Ferrara

Il Cattivo Tenente, 1992, Abel Ferrara

The Addition, 1995, Abel Ferrara

Fratelli, 1996, Abel Ferrara

Perimetro di paura, 2008, Eric Red

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