ENDGAME. NEMESIS

Sulla scia di una campagna kickstarter dal successo colossale e arrivato in Italia grazie alla Cranio Creations, Nemesis è probabilmente il boardgame più chiacchierato e più amato degli ultimi anni,

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I knew I wanted to do a scary movie on a spaceship with a small number of astronauts”. Dan O’ Bannon è solo uno studente di Cinema all’Università del South California, quando questa frase, questa prima piccola idea, lo comincia a ossessionare. Qualche anno dopo, nel momento in cui diventa uno sceneggiatore, O’ Bannon ha finalmente l’opportunità di trasformare quello che sembra uno spunto confuso, in qualcosa di più organico e eccitante, muovendosi tra elementi sci-fi e horror. Imbattutosi nei lavori disturbanti di H.R. Giger, che lo turbano e lo attirano, O’ Bannon rimane profondamente segnato. La sua storia, grazie anche alla collaborazione del più esperto Ronald Shusett, comincia a prendere forma. Lasciandosi ispirare ai grandi classici del cinema fantascientifico (La cosa venuta dall’altro mondo, Terrore nello spazio, Il pianeta proibito, Il mostro dell’astronave etc.) i due scrittori completano un copione che attira molte attenzioni ed è presto opzionato da Hollywood. Dopo l’intervento di altri autori (tra cui il regista Walter Hill che si lega per anni a questa storia senza mai dirigerla personalmente) arriva in produzione, con una Fox che dà il via libera solo dopo essere rimasta convinta dal successo globale di Star Wars. Diretto da Ridley Scott, allora lanciatissimo dopo il successo di critica del suo esordio I duellanti (che a Cannes 1977 entusiasmò Roberto Rossellini), il film diventa un cult, ridefinendo il cannone dell’horror e della fantascienza. Alien, un titolo immediato ma colmo di suggestioni, diventa il film più importante dell’anno, lanciando una saga che ancora oggi affascina e conquista milioni di appassionati.

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La forza narrativa e politica dell’opera di O’Bannon ha segnato l’immaginario degli ultimi anni. Il potere di Alien, infatti, non si limita solo alle sensazioni lasciate dal capolavoro del 1979 ma rimane immutato in un’opera, ancora oggi, seminale. Anche dopo 40 anni, il concept conserva intatta la sua forza, rilevando ancora oggi un’urgenza e un’attualità disarmante. Nemesis, il gioco da tavolo ideato da Adam Kwapiński pur “presentandosi” con un nome fittizio è, a tutti gli effetti, l’incarnazione ludica perfetta delle suggestioni del mondo di Alien. Privato (o meglio, liberato) dall’imponente peso del confronto con la materia originale il gioco si permette un’operazione di furba intelligenza: riferirsi apertamente a un bagaglio culturale riconoscibile per chiunque, senza il marchio del prodotto tie-in (che anche nel mondo dei boardgame è un’onta più che un vanto). Stimolato ad aprirsi verso nuove soluzioni creative il giocatore accetta questa particolarità. Se da un lato la “contraddizione” suscita qualche ilarità, come giocare con xenoformi e non poterli chiamare con il loro nome (saranno contenti gli eredi di Giger…), dall’altro una nuova linfa attraversa la materia narrativa e spinge il giocatore a vivere, tra citazioni e rimandi, avventure che espandono l’universo di Alien, meglio di tanti altri film o prodotti collaterali.

Questa ambivalenza concettuale, tradire per rimanere fedeli, non ha influito troppo sulle reazioni intorno all’uscita di Nemesis visto che il gioco edito dalla Awaken Realms è arrivato sul mercato in modo esplosivo, stravolgendo tutto. Sulla scia di una campagna kickstarter dal successo colossale, il titolo di Kwapinski è giunto sui tavoli dei giocatori di tutto il mondo, conquistandoli. Arrivato in Italia grazie alla Cranio Creations, casa editrice che si è impegnata in un’operazione commerciale impegnativa e sacrosanta, Nemesis è probabilmente il boardgame più chiacchierato e più amato degli ultimi anni, un prodotto che pur rivolto ad un pubblico preciso e selezionato, rappresenta, più di tanti altri, le caratteristiche fondanti e le prospettive (narrative, produttive, immersive, etc) del Gioco da Tavolo. Come nel film di Scott, i giocatori si ritrovano dentro una nave spaziale alla deriva, costretti ad affrontare una minaccia misteriosa che li sta assediando. Tra le varie modalità previste (la più riuscita è la semi-cooperativa perché, se la situazione va davvero male, si salvi chi può…) il gioco mette i gamers di fronte a scelte importanti, combattere o proteggersi, sacrificarsi o sfruttare gli altri, con l’obiettivo di trovare la salvezza. Nemesis ha una profondità ludica che unisce meccanismi facili a una vastissima rete di regole e situazioni. Altamente punitivo, il gioco di Kwapinski non regala nulla, ma altamente punitivo, dove le possibilità di morire prima del tempo o vedere tutti gli sforzi vanificarsi sono altamente probabili. Anche se vincere può sembrare un’utopia, Nemesis ha la capacità di trasformare ogni partita in un’esperienza lunga e unica, appagante oltre il risultato. Lo spot migliore per far comprende cosa sia giocare da tavolo a un livello superiore.

 

 

Editore: Cranio Creations
Autore: Adam Kwapiński
Complessità: Medio/Difficile
Durata: 90-180 Min
Numero Giocatori: 1 – 5
Anno: 2020
Costo consigliato:  € 139,99

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