"Felix il coniglietto e la macchina del tempo", di Giuseppe Maurizio Laganà

Tratta dai libri per bambini scritti dalle tedesche Constanza Droop e Annette Langen, questa produzione tedesca appare già definita da una struttura narrativa delimitante in cui prevalgono gli intenti didattici. Ciò è sicuramente utile a livello di insegnamento ma si perde parecchio per quanto riguarda il divertimento puro

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Sospeso ancora una volta tra lo spazio e il tempo. Dopo Felix – Il coniglietto giramondo  del 2005 anche in Felix e la macchina del tempo questo personaggio, già protagonista dei libri per bambini scritti dalle tedesche Constanza Droop e Annette Langen, si ritrova ancora catapultato in avventure fuori dall'ordinario. C'è un un museo che riprende improvvisamente vita. Lì uno strampalato scienziato attiva una macchina del tempo che catapulta il coniglio di peluche Felix, il mammuth Woolly e la tartaruga Getrude nelle epoche passate. I tre personaggi si ritrovano così nell'età della pietra e nell'antico Egitto. Il coniglio poi si trova anche a contatto con gli indiani Sioux e i cavalieri medievali prima di riuscire finalmente a tornare nel presente da Sophie, sua fedele compagna di giochi.

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Questa produzione tedesca sostiene la campagna "Unicef  – Uniti per i bambini, uniti contro l'Aids e vede tra i suoi doppiatori Alessio Boni e Maria Grazia Cucinotta (che prestano la voce al padre e alla madre di Sophie). La canzone del cartoon è invece di Claudia Gerini.


Diretto da Giuseppe Maurizio Laganà – già regista, tra gli altri, del film precedente su Felix, di molte produzioni d'animazione per la televisione italiana e di alcune serie ideate da Bruno Bozzetto tra cui The Spaghetti Family – Felix il coniglietto e la macchina del tempo potrebbe apparire come la versione animata della serie Ritorno al futuro. A livello narrativo il film mantiene una sua coerenza, ricorrendo più volte all'immagine della Regina Nefertiti la cui bellezza si accompagnava alla sua crudeltà. L'occhio mancante del puzzle, immagine presente all'inizio e alla fine del film e quello della sua raffigurazione nel museo potrebbe rappresentare la ricerca di una visione inizialmente non rivelata, quella della Storia che riprende forma. Felix il coniglietto e la macchina del tempo si caratterizza per la sua fattura artigianale che mette in luce soprattutto alcuni dettagli primari come, per esempio, la presenza dell'acqua. Le scene del viaggio del coniglio con la macchina del tempo invece appaiono visivamente più ambiziose ma anche più caotiche nel modo in cui le immagini in movimento si succedono perdendo così l'efficacia di un'illusione ottica. Sono proprio questi i momenti in cui il film sembra allontanarsi dalla sua struttura narrativa già definita e facendo questo è come se perdesse il controllo. Del resto, a prevalere in Felix il coniglietto e la macchina del tempo sono proprio gli intenti didattici. Ciò è sicuramente utile a livello di insegnamento ma si perde parecchio per quanto riguarda il divertimento puro.


 


Titolo originale: Felix 2 – Der Hase und dieverflixte Zaitmaschine


Regia: Giuseppe Maurizio Laganà


Voci (versione italiana): Diana Anselmo, Veronica Puccio, Flavio Aquilone, Lorenza Biella, Alessio Boni, Maria Grazia Cucinotta


Distribuzione: Moviemax


Durata: 87'


Origine: Germania, 2006  

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