FESTIVAL DI ROMA 2014 – Dissolvenza incrociata: Marco Müller e Tomas Milian

Il Festival di Roma 2014 si apre con il film di Alessandro Genovesi Soap Opera, una scelta che il direttore del Festival Marco Muller definisce molto coerente con lo spirito di questa edizione che si riappropria della sua anima di Festa. E dopo le parole del direttore viene presentato il vincitore del Marc'Aurelio Acting Award di quest'anno: Tomas Milian

 

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Il Festival di Roma 2014 si apre con il film di Alessandro Genovesi Soap Opera, una scelta che il direttore del Festival Marco Muller definisce molto coerente con lo spirito di questa edizione: “in realtà ogni edizione ha una Storia e in questo 2014 il Festival (perchè si chiama ancora così) ha cambiato pelle e si sta riappropriando della sua anima di Festa. Ecco allora che questa scelta risulta molto coerente. Questa è una commedia che si inscrive in una lunghissima tradizione di cinema italiano, è una particolarissima variante di commedia italiana”. Poi smentisce qualsiasi voce di forfait da parte di Takashi Miike o Joe Dante: “entrambi stanno bene e ci saranno sicuramente“.

E dopo le parole del direttore viene presentato il vincitore del Marc’Aurelio Acting Award di quest’anno: Tomas Milian, l’attore cubano dai mille ruoli e dalle mille vite. Il suo ruolo preferito non poteva che essere er monnezza, “uno dei simboli della romanità negli scorsi decenni”. Milian, commosso dal suo ritorno a Roma, ricorda i suoi inizi, gli scontri con la famiglia a Cuba (“una famiglia borghese e benestante, un mondo che volevo lasciare“) e il film che ha dato origine alla sua ossessione di diventare attore: La valle dell’Eden di Elia Kazan, “dopo aver visto quel film tutto è cambiato, mi rivedevo nei tormenti di James Dean, con il trauma di mio padre che si era suicidato. Volevo andare a New York, fare l’Actors Studio, studiare e diventare un bravo attore“. Infine l’emozione fortissima di tornare a Roma: “Questa è la mia resurrezione“.

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