Genitori quasi perfetti, di Laura Chiossone
Sembra avere più identità il secondo lungometraggio di Laura Chiossone. Non tutte omogenee. Con spunti interessanti. Che però non sembrano trovare un’adeguata conclusione
È Il Kobra di Donatella Rettore una traccia decisiva di Genitori quasi perfetti. La prima destabilizzazione, la scena del ballo durante la festa di compleanno e le forme di un videoclip corale. Sembra avere più identità il secondo lungometraggio di Laura Chiossone. Non tutte omogenee. Prevalentemente dentro una casa. Sul modello di Perfetti sconosciuti.
Simona (Anna Foglietta) organizza una festa di compleanno per suo figlio Filippo, che compie 8 anni. Mentre i bambini giocano nel salone intrattenuti da una giovane animatrice che ha appena saputo di essere incinta, i grandi si trovano invece si celano dietro falsi convenevoli e si danno consigli. Ma in realtà si stanno studiando spietatamente. E a un certo punto la serata prende una piega inaspettata.
Dopo il suo primo lungometraggio Tra cinque minuti in scena, Laura Chiossone continua a parlare di legami familiari. Lì al cento c’erano un’attrice di teatro e l’anziana madre malata. In Genitori quasi perfetti invece ci sono i diversi rapporti dei genitori con i propri figli. Si parla di coppie separate, figli aggressivi, famiglie Arcobaleno. Dove emergono piccoli e grandi problemi personali, ansia da prestazione. E se l’inizio appare stentato soprattutto nell’uso della voce-off di Filippo e Simona, poi il film sembra centrare il bersaglio soprattutto nel modo efficace in cui rappresenta tutte le diverse nevrosi di coppia e l’illusione di far sembrare la propria vita migliore degli altri. Con il comportamento degli adulti che influenza quello dei figli. E la festa di compleanno diversa sempre più claustrofobica. Ciò avviene grazie a un gruppo affiatato di attori. E più di Anna Foglietta, sono da sottolineare le prove di Elena Radonicich e soprattutto la coppia Lucia Mascino-Paolo Calabresi. Con lui che cita Truffaut e la Nouvelle Vague e urla il nome di Kore-eda mentre fa sesso in bagno. Però non sembra trovare una conclusione adeguata. E con segni rivelatori troppo scoperti. evidente metafora di quello che accadrà. Come l’acqua che goccia dal soffitto.
Regia: Laura Chiossone
Interpreti: Anna Foglietta, Paola Calabresi, Lucia Mascino, Elena Radonicich, Francesco Turbanti, Paolo Mazzarelli, Marina Occhionero
Distribuzione: Adler Entertainment
Durata: 87′
Durata: Italia, 2019